giovedì 22 ottobre 2020

“Avere le Mani Insanguinate per una Strage Materna” Il Massacro della Notte di San Bartolomeo del 1572 in Francia fu una cosa davvero terribile. Uno dei suoi protagonisti più assoluti fu il Re Francese Carlo IX. Costui era Figlio di Caterina DE-Medici e Fratello di Francesco II, ossia il Monarca morto per un’infezione all’orecchio, o un tumore in testa. Una cosa, questa, che, la Storia, non ha mai chiarito. Caterina, infatti, si oppose con tutte le sue forze a qualsiasi tipo d’indagine sul corpo del figlio dicendo: “Soltanto Dio ha il Diritto di Guardare nella Testa di un Re!!!!!”. La nostra protagonista, comunque sia, dopo la morte del primo marito di Maria Stuarda, si legò, ovviamente, ancora di più agl’altri 11 figli, e in special modo, all’Erede Designato Carlo. Il nostro Primo Attore, ebbene chiarirlo, eseguiva tutti gli ordini della Mamma con ardore e passione, ma l’ultimo gli fu fatale. Egli, il giorno del matrimonio della sorella difatti, ebbe, dalla sua Augusta Genitrice, uno speciale incarico. La giovane testa coronata, cioè, dovette pugnalare a morte uno dei Capi Protestanti che era un Vecchio Malato e allettato e al quale, lui stesso, aveva accordato la Sua Personale Protezione. Un’Infame Gesto, questo, che, Carlo, non avrebbe mai scordato e che, in qualche maniera, lo portò alla Follia Completa. Egli, in altre parole, passava da uno stato d’euforia a quello di Depressione come se non fosse nulla. Un giorno del 1574, poi, gli venne una Forte Febbre con un’oppressione ai polmoni e morì lasciando, nuovamente, la Reggenza alla Fiorentina Nera. Antonio Aroldo

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