martedì 25 maggio 2010

Fatwa laica per Lucio Stanca

Fatwa laica per Lucio Stanca

Silenzio, si ruba - Marco Travaglio

TG3 - TG3 - Santoro-Rai, colpo di scena

TG3 - TG3 - Santoro-Rai, colpo di scena

Acqua Pubblica: Un Referendum per la Vita



Miei cari amici, come forse già saprete, un “Nuovo Provvedimento Legislativo”, approntato dal “Governo Berlusconi”, imporrebbe la privatizzazione della gestione delle “Reti Idriche Nazionali”. L’“Acqua Pubblica”, in buona sostanza, sempre se questa nuova legge dovesse essere promulgata e attuata così com’è, rischierebbe di diventare una “Merce”. L’“Aggettivo Pubblico”, miei “Cari Governanti”, significa che una determinata cosa, (affiancata da questo particolare aggettivo), è da considerarsi un “Bene Comune” per tutti i cittadini. La medesima cosa deve necessariamente valere, (oggi come ieri), anche per l’acqua. L’uso delle “Risorse Idriche”, infatti, fin dagli arbori della “Storia Umana” è stato sempre un “Diritto Inalienabile” per ogni uomo, se non elemento fondante della vita stessa. L’acqua, poi, (è obbligatorio porlo in evidenza), nei paesi in cui c’è già la “Gestione Privata” di quest’importantissima risorsa, non esiste una “Concreta Garanzia” di una maggiore efficienza, ma “Minori Controlli” e bollette più alte. In taluni paesi, infatti, considerate queste grosse problematiche, si sta tornando o si è già tornati all’acqua pubblica. Il “Comune di Parigi”, per esempio, poco dopo che il “Governo Nazionale”, avvio tale privatizzazione, fece di tutto per ricomprarsi la gestione della “Rete Idrica Cittadina”. In alcuni paesi del “Sud’America”, poi, sembrerà strano sentirselo dire, il “Diritto all’Acqua” è sancito dalla costituzione. Molti movimenti e partiti politici, ricordiamo tra gl’altri il “Movimento a Cinque Stelle” (fondato da Beppe Grillo) e l’“Italia dei Valori”, che in questo periodo stanno raccogliendo le firme per un “Referendum” che abolisca questa normativa. Grillo, in una recente intervista, ha ricordato che già in una cinquantina di città italiane i “Governi Comunali”, compreso quello di Torino, hanno scritto nel loro statuto che l’“Acqua è un Bene Pubblico”. Tra i sostenitori di questa “Campagna Referendaria”, c’è anche il “Prete No-Gobal”, Alex Zanotelli. Costui, in una sua recente intervista, ha usato parole molto dure parlando di questa nuova normativa. Egli, infatti, ha dichiarato che “se oggi abbiamo Cinquanta Milioni di Morti per Fame, (non perché non c’è Cibo, c’è né Troppo di Cibo in giro), ma perché i Poveri non hanno i Soldi per comprarsi il Cibo; domani, con la Privatizzazione dell’Acqua, avremo Cento Milioni di Morti per Sete, perché i Poveri non hanno i Soldi per comprarsi da Bere”. Zanotelli, infatti, ha ricordato, infine, che quando c’è stata la conferenza stampa per la presentazione della legge, lui ha dichiarato, riferendosi a quei deputati che hanno votato questa legge, che le loro mani “Grondano di Sangue”, perché avremo milioni e milioni di morti se privatizziamo l’acqua. Il “Movimento Referendario”, fin’ora ha superato le cinquecentomila firme. Esso, però, si è, purtroppo diviso, (secondo quanto raccontato dalla Nervosissima segretaria dell’“IDV-Campania”), in differenti tronconi. Ogni movimento e partito politico, coinvolto in tale raccolta, dovrà portare in cassazione le “Sue Firme” da solo! Beh ragazzi, mi dispiace dirlo, ma questo è un altro segnale del disfacimento della “Politica Italiana”. Questo referendum, comunque sia, è sostenuto da un “Vasto Movimento d’Opinione”. Esso, però, non è stato ancora preso in considerazione dal “Governo Berlusconi”. Io capisco benissimo quale potrebbe essere, (almeno sulla carta), l’intento dei promotori di questa legge, trovare un modo per “Fare Cassa”. Io, però, consiglierei, al “Nostro Caro Governo”, di fare molta attenzione su questo determinato punto, considerando anche il fatto che, in special modo nel “Bacino del Mediterraneo”, (secondo l’“Unione Europea”), è “Poca e Mal Gestita”. Io credo che, di questi tempi, un buon modo per fare cassa, a giorno d’oggi, sia eliminare i “Molti Sprechi di Corte” del “Nostro Caro Presidente del Consiglio”. Io sono sicuro che funzionerebbe e voi? Ragazzi, in conclusione, v’invito tutti a firmare per questo referendum che è per la “Nostra Sicurezza”, per la “Nostra Libertà”.

Antonio Aroldo







venerdì 21 maggio 2010

giovedì 13 maggio 2010

Il Papa, Le Banche, La Massoneria

Niki Gatti. Loro hanno archiviato, noi no- Intervista alla mamma Ornella...

I Delitti del Cuoco: Una Fiction Tutta da Gustare


“I DELITTI DEL CUOCO UNA FICTION TUTTA DA GUSTARE”


Ragazzi! Sentito la novità?! È tornato, alla “Ribalta Televisiva”, un eroe di grandi e piccini. Il solo e unico Bud Spencer. E si ragazzi proprio cosi! Dopo la fiction televisiva di “RAI 2”, “Extra Large”, dopo innumerevoli film con Terence Hill, il grande burbero con il cuore d’oro, è tornato per allietare le nostre serate con nuove avventure divertenti che terranno vivo il nostro interesse per l’investigazione. Questa nuove fiction, infatti, si chiama “I Delitti del Cuoco”. Nel cast si sono attori del calibro di Enrico Silvestrin, Sascha Zacharias, Giovanni Esposito, Monica Dugo, Monica Scattini, Eleonora Sergio, Lucia Ragni, Yari Gugliucci, Pietro Traldi. Lo so, vi starete chiedendo ma come mai il nostro Antonio Aroldo, è impazzito, sta facendo pubblicità a una fiction di “CANALE 5”? Beh ragazzi sapete a me piacciono i “Gialli” che tengono vivo l’interesse del pubblico portandoli ad affinare il loro senso critico e il loro spirito di osservazione. Io, infatti, questo giovedì, giorno in cui hanno trasmesso la seconda puntata, ho fatto un po’ di zapping tra CANALE 5 e “RAI 1” che trasmetteva “Donna Detective”. C’è da dire, però, che negli ultimi anni le fiction italiane stanno sempre più scadendo. Prendiamo per esempio il caso di “Tutti Pazzi Per Amore”. Questa particolare produzione sta diventando sempre più una cosa bambinesca e i suoi bravissimi attori che hanno fatto la gavetta a teatro e al cinema si sono ridotti sempre di più a fare i “Gerysitter”. Poco male direte voi, la popolazione italiana sta invecchiando sempre di più. Il problema, miei amici, è che tutto ciò fa tutto parte di un preciso piano del grande potere televisivo, ormai riunificato sotto un unico padrone, proteso ad anestetizzare l’opinione pubblica italiana e a trattarla come bambini nelle culle. Il nostro governo, infatti, mentre noi siamo intenti a giocare nelle nostre “Baby’s room”, lui è intento a fare i suoi porci comodi in pieno silenzio. Io credo che per risollevare le sorti della televisione italiana si debba creare un sistema di controllo ad hoc per questo particolare “Mas-Media” che stacchi la “Tv Italiana” dal monopolio di ogni politico e che permetta agli autori televisivi di fare programmi sempre più propositivi e che suscitino il senso critico delle persone proprio come si facevo una volta. Ragazzi, in conclusione, v’invito tutti a vedere questa nuova produzione televisiva, che a mio parere, riserverà molte sorprese. La sceneggiatura di questa nuova produzione, infatti, deve, necessariamente, molto interessante per riuscire a far smuovere un “Mostro Sacro” come Bud. Io credo, infatti, che, benché sia ormai una realtà, questo tentativo d’abbruttimento dello spettacolo televisivo, non si è ancora elevato a sistema. Nel nostro paese, in buona sostanza, esiste in questo periodo, (forse ancora per poco), un’ampia libertà nel panorama delle fiction.

Antonio Aroldo

mercoledì 5 maggio 2010

un Paese a Diferenti Velocità: Intervista a Luigi Fiorenza


“Un Paese a Differenti Velocità:


Intervista a Luigi Fiorenza”

La nostra salute, miei cari amici, è ufficialmente considerata un “Diritto Inalienabile dell’Individuo”. Essa, in altre parole, appartiene a ogni uomo e a ogni donna, a prescindere dalle loro condizioni sociali, economiche, religiose e dimenticando, infine, anche le loro differenze razziali. La “Buona Salute dell’uomo” poiché tale deriva, infatti, dall’affermazione, nel concreto, del più “Universale Diritto alla Vita” e, più in generale, del diritto all’integrità fisica delle persone. Questi due principali elementi, com’è stato sancito dagli organi internazionali, sono uno la più naturale manifestazione dell’altro. La “Conferenza Internazionale della Sanità”, tenutasi a New York nel 1946, ha, infatti, definito la “Salute” come: “Uno Stato di Completo Benessere Fisico, Mentale, Sociale e non consiste soltanto nell’Assenza di Malattie o Infermità. Il Possesso del Migliore Stato di Sanità che si possa raggiungere costituisce uno dei Diritti Fondamentali di ciascun Essere Umano, qualunque sia la sua Razza, la sua Religione, le Sue Opinioni Politiche, la Sua Condizione Economica e Sociale. I Governi hanno la Responsabilità della Sanità dei loro Popoli”. La suddetta conferenza, infine, concluse dicendo che i “Singoli Governi”, che all’epoca volevano entrare a far degli organismi internazionali, dovevano e sempre dovranno garantire le “Misure Sanitarie e Sociali Appropriate” per ogni singolo cittadino. Nel nostro paese, il “Diritto alla Salute”, è sancito dall’articolo 32 della costituzione che afferma, nella sua prima parte, un elemento essenziale di ogni democrazia: “ la Repubblica Tutela la Salute come Fondamentale Diritto dell’Individuo e nell’Interesse della Collettività”. L’attuazione di questa regola fondante, di ogni paese moderno, ci fu soltanto nel 1978 con la legge 833 che istituiva il cosiddetto “Servizio Sanitario Nazionale”. Negli ultimi anni, però, la gestione dei “Problemi Sanitari”, è stata affidata sempre di più alle “Singole Regioni”. Tutto ciò sta comportando una profonda e progressiva disparità di trattamento tra i cittadini delle regioni più povere e quelli che, invece, per loro fortuna, abitano in altre parti d’Italia più ambienti. Tutto ciò, purtroppo, si ripercuote, in maniera più consistente, sulle fasce più deboli della popolazione: “Anziani” e “Disabili”; quelle categorie, in sostanza, che proprio per le loro particolari condizioni, avrebbero bisogno di una “Assistenza Continua”. In questo mio articolo, miei cari amici, vi voglio presentare due “Casi Significativi” di questa “Grande Disparità”. L’“Amministrazione Cittadina” d’Agrigento, alcune settimane orsono, ha presentato, tramite gli assessori: Daniele Cutaia (Politiche per lo sport) e Renato Buscaglia (Bilancio), un’iniziativa molto importante. Essi, infatti, hanno comunicato che un piccolo settore della “Piscina di Villaseta”, sarà adibito a “Spazio Riservato per Disabili”. La ristrutturazione costerà venticinquemila euro. Questo nuovo spazio, infatti, sarà inaugurato entro pochissimi mesi: il prossimo 7 luglio con precisione. Tale iniziativa, ovviamente, è stata portata avanti anche col supporto della regione. Il secondo termine di paragone, del nostro confronto, è rappresentato dal caso della regione Campania. L’amministrazione regionale, infatti, sta avendo un mucchio di problemi in materia di finanziamenti per la sanità. Problemi che, guarda caso, vanno a incidere proprio sul settore dell’assistenza ai disabili. Ma a quanto ammonta la spesa complessiva riabilitativa per i disabili della nostra regione? Lo chiediamo al dottor Luigi Fiorenza: “Direttore Servizio Centrale Riabilitazione Ex ASL Napoli 5”. Nel 2009 tale spesa è stata di 31 milioni di euro suddivisi in 2.280.000 per il “Centro Horizon” di San Giorgio a Cremano; 3.825.000 per il centro “Don Orione” sempre di San Giorgio a Cremano; 4.500.000 per il “Centro Antoniano” di Ercolano; 2.584.000 per il “Centro Dimensione Azzurra” di Ercolano; 2.084.000 per “Linea Medica” ancora una volta di Ercolano; 2.532.000 per il “C.M.R.” di Pompei; 1.824.000 per “Riabilitazione Pompeiana”; 2.053.000 per il “Centro Riabilitativo di Sant’Antonio Abate”; 4.427.000 per il “C.M.P”. di Castellammare di Stabia; 3.750.000 per il “C.T.F”. anche di Castellammare; 629.000 per il “Centro AIAS” di Vico Equense e infine 580.000 per l’“AIAS” di Sorrento.



Centro Horizon € 2.280.000 San Giorgio a Cremano

Don Orione € 3.825.000 San Giorgio a Cremano

Antoniano € 4.500.000 Ercolano

Dimensione Azzurra € 2.584.000 Ercolano

Linea Medica € 2.084.000 Ercolano

C.M.R. € 2.532.000 Pompei

Riabilitazione pompeiana € 1.824.000 Pompei

Centro riabilitativo € 2.053.000 Sant’Antonio Abate

C.M.P. € 4.427.000 Castellammare di Stabia

C.T.F. € 3.750.000 Castellammare di Stabia

AIAS € 629.000 Vico Equense

AIAS € 580.000 Sorrento





Il 90% di queste strutture sono, sempre secondo il dottor Fiorenza, strutture private convenzionate con l’ASL, e alcune di queste pur di guadagnare qualcosa di soldi in più offrono ai loro clienti prestazioni senza l’adeguata attrezzatura. Prendiamo per esempio il caso del centro Horizon che offre l’idroterapia ai disabili e non, (questo secondo un mio caro amico Enrico Adriani), senza avere un adeguato sollevatore. Purtroppo, da alcuni anni, secondo il Fiorenza le risorse in questa particolare materia sono ferme e con il federalismo fiscale che ha intenzione di attuare il governo rischiano di diminuire ancora di più. Speriamo che con la nuova amministrazione la Campania possa arrivare a punti di eccellenza proprio com’è successo nel caso della Sicilia. Il dottor Fiorenza infine ci ha detto che per migliorare il servizio dell’ASL in materia disabilità bisogna potenziare le risorse e puntare soprattutto sul riciclo dei materiali egli, in conclusione, si è detto disponibile a mettere le suddette cifre online per una questione di trasparenza. Io credo che se la nuova giunta ascolti le indicazioni di persone come il dottor Fiorenza, le cose andrebbero molto meglio e non avremmo un’Italia con differenti velocità di progresso.

Antonio Aroldo

Ballarò, D'Alema e Sallusti insulti e si sfiora la rissa