martedì 26 novembre 2019


40standard[1] “Una Logica Antica Molto Distorta”

[2]Il Femminicidio è un qualcosa di Connaturato nell’Animo del Maschio fin dagli Albori della Nostra Storia. La Schiava, o Sacerdotessa Troiana Briseide, ebbe, secondo il Poeta Omero, un Rapporto Molto Violento sia con Achille, che con Agamennone. Il Leggendario Ratto delle Sabine, secondo alcuni Storici, non fu altro che un Antesignano, un Primo Esempio di Stupro Etnico. Questo, perché le Donne sono state sempre viste, fino a pochissimi anni fa, come un Bottino di Guerra. I Tribunali Internazionali, soltanto recentissimamente, hanno, infatti, visto tali Violenze come un Crimine contro l’Umanità, ma prima di  essere Riconosciuto come Tale, ne è dovuta Passare d’Acqua Sotto i Ponti. Sto pensando, cioè al Caso delle “Confort-Wimen” in Cina e alle “Marocchinate” del 43, cose di cui abbiamo già discusso. Una Maniera di Pensare più o meno Simile sottende ai Casi di Femminicidio a Casa. L’Uomo si sente il più Forte, si sente il Padrone, perché se mai è lui che mantiene la Casa, la Famiglia. Il Nostro Protagonista, in altre parole, avverte di essere stato Ferito nel Proprio Onore dalla Moglie, o dalla Compagna; cerca, quindi, una Sorta di Riparazione da Colei, che magari, l’ha lasciato com’è accaduto qualche giorno fa a Palermo. La Femmina, cioè, è Considerata come una Mera Proprietà Personale da cui non si può Recedere Mai in Nessun Caso!

Antonio Aroldo     



[1] Tutti i Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] http://www.raiplay.it/dirette/raistoria
 
 

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