mercoledì 1 luglio 2020


[1] “Una Tortura Statale”

[2]Il Boia francese, quando dovette marchiare Jeanne Valois con la “V”, dovette perdere un mucchio di tempo. La nostra prima protagonista, infatti, s’agitava come una pazza e lo mordeva anche. Quell’atroce compito, per dirla in breve, si dovette ripetere tantissime volte sotto lo sguardo atterrito del pubblico riunito per l’occasione. La giovane donna, alla fine, aveva cicatrici su tutta una parte del suo bellissimo corpo. Stiamo parlando, cioè, del lato superiore sinistro, o almeno così dicono le cronache dell’epoca. Un orrendo supplizio, questo, che, io, non ho nessuna difficoltà nel definirlo come un “Femminicidio di Stato”.

Antonio Aroldo

 



[1] Tutti i Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] https://www.youtube.com/watch?v=Ao_XPTtdlCw

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