giovedì 29 marzo 2018


[1] “Un Grande Amore Sfrortunato”

 “Amor, ch’a nullo amato amar perdona”.

Questi bellissimi versi, che penso tutti conosciamo, nascondono almeno secondo me, il light-motive della nostra storia di oggi. Il re inglese Giorgio III, agli inizi dell’Ottocento, era molto [2]malato. Sua moglie, per trovare un modo per sfuggire dalle sue sfuriate e dalla sua demenza, prese un villino affianco al Palazzo Reale e lì si rifugiava con le sue figlie. Questo rifugio era un paradiso dove potevano fare quello che volevano. La Regina, a volte però, era troppo triste e arrabbiata per pensare alle sue figlie. Le principesse, allora, cercarono altre distrazioni. La figlia più piccola, in particolare, che si chiamava Amelia, s’innamorò del primo scudiero del re. Tra di loro, infatti, scoppiò una passione travolgente e un forte scambio di lettere, in cui lei a volte si firmava Amelia Fritz-Roy, ossia con il cognome di lui, egli infatti si chiamava Charles Fritz-Roy. Pochi giorni prima della morte del re avvenuta nel 1810, purtroppo però la nostra protagonista si ammalò di tubercolosi e il 2 Novembre dello stesso anno, ella morì. Nel suo testamento lasciò tutti i suoi averi al suo amato. Tutto ciò fu motivo di grande scandalo per l’intera corte e alla fine Charles Fritz-Roy dovette rinunciare all’eredità.

Antonio Aroldo

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[2] http://www.raiplay.it/dirette/raistoria
 

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