giovedì 20 marzo 2014

Una Risposta


[1] “Legge Fini-Giovanardi:

Una Risposta”

 

Il mio amico, Giuseppino Sotgia, mi ha chiesto di pubblicare questa lettera che risponde al mio articolo pubblicato il 18 marzo ’14. In tale missiva dice: [2]“Antonio, non credo che tu abbia molta familiarità intellettuale sulle “droghe leggere” se poi scrivi che la marijuana, da assuefazione, in quanto questa, ne produce meno di una caramella, agli zuccheri, che normalmente usi per addolcire il caffe, di assuefazione, poi non è vero che le droghe leggere siano l'anticamera per le droghe pesanti, ma è l'accomunamento di queste che ne produce a livello intellettuale, un uso sistematico ed uguale anche se questo non lo è, mi spiego meglio dicendo che tutte le droghe sono uguali, dico esattamente che quello che produce una droga produce anche l'altra, e questo è assolutamente falso, per poter morire di marijuana, bisogna fumarne almeno due chili contemporaneamente, cosa impossibile per chiunque, mentre per andare in overdose basta infilarsi due decimi di grammo in più di eroina, per provocare la morte, le condanne sono uguali solo in Italia solo perché c'è questa confusione, su ciò che si parla, non si può dare una condanna per spaccio di marijuana, come la dai ad uno che spaccia cocaina, o eroina, gli ultimi due spacciano sicuramente la morte ma il primo, no! poi io sarei più d'accordo ad introdurre una pena per chi spaccia alcol, e il tabacco taroccato, in confezioni di 20 sigarette, più tosto che dare una condanna a chi fuma marijuana, ma si sa la legge è fatta per creare contraddizioni, per rendere legale ciò che piace alla borghesia, e che rende guadagno immediato, il tabacco sin dal secolo scorso veniva prodotto dai contadini che vendevano da se, la maggior parte del raccolto, allora lasciarlo legale, era lecito ma per intrappolarne il mercato con la scusa della regolamentazione, si è voluto creare il monopolio di stato, ma per ciò che arrivava dal mercato estero si è preferito dare un taglio, accusandolo di droga, anche se droga non è, dunque passando al proibizionismo di certe mercanzie, e chiudendo tutti i negozi, che fino al secolo scorso erano legali anche in Italia dove la gente andava e si fumava la marijuana, anche conoscendo la storia stessa dei due prodotti si ha una concezione più ampia e diversa, dunque anche le condanna in tribunale dovrebbero tener conto di storia e analisi, delle sostanze, non di fantomatiche uguaglianze prodotte solo dalla concezione del mercato di 200 anni fa, le terapie di cura sono applicabili già in diversi stati anche Americani, ma ciò non toglie che la diffusione dell'eroina che ha dato milioni di morti e che veniva distribuita gratuitamente tra le file dei Nazisti che combattevano contro i comunisti, non sia meno in legale, e che non viene usata come terapia anche in Italia dove è considerata droga viene usata come medicinale, cosi anche la morfina ed altre droghe, come dicevo su le scuse per accusare i giovani sono molteplici ma le causali di riferimento arrivano sempre dalla cultura di stato. Vengo alla conclusione che se la legge Fini-Giovanardi, fosse stata corretta come dici tu avrebbe dovuto incarcerare anche tutti quelli che fumano tabacco, che bevono alcol, e cosi via via per ogni cibo che produce assuefazione che se iniziamo a fare una scala da 0 a 1000 sarebbe piena di prodotti che sicuramente, fanno più male della marijuana, e che comunque vengono vendute tranquillamente sul mercato o come medicinali o come comuni alimenti, non solo le pene sono gravi rispetto al problema, ma accomunando le droghe cosi come hanno fatto hanno prodotto la stessa affinità anche sul commercio, dunque uno che spaccia marijuana, smette di vendere quel prodotto, e vende eroina, e cocaina, in quanto è fonte di miglior guadagno, e se lo beccano la condanna è la stessa a parità conviene più lo smercio della pesante, che non della leggera, ecco perché in Italia è più facile trovare droga pesante, che non la leggera, se continua questo accomunamento delle realtà diverse si produrrà solo una concezione sbagliata delle droghe, e delle condanne, che ne dovrebbero conseguire, oggi non è reato, tutto ciò che è legale ma non per questo quello che è legale, è giusto, anzi la maggior parte delle volte ciò che è legale, produce illegalità”. Io, comunque sia, rimango della “Mia Idea”; che sarà pure un’idea idiota, però, è la “Mia Idea” Voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri messaggi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[1] “Legge Fini-Giovanardi:

Una Risposta”

 

Il mio amico, Giuseppino Sotgia, mi ha chiesto di pubblicare questa lettera che risponde al mio articolo pubblicato il 18 marzo ’14. In tale missiva dice: [2]“Antonio, non credo che tu abbia molta familiarità intellettuale sulle “droghe leggere” se poi scrivi che la marijuana, da assuefazione, in quanto questa, ne produce meno di una caramella, agli zuccheri, che normalmente usi per addolcire il caffe, di assuefazione, poi non è vero che le droghe leggere siano l'anticamera per le droghe pesanti, ma è l'accomunamento di queste che ne produce a livello intellettuale, un uso sistematico ed uguale anche se questo non lo è, mi spiego meglio dicendo che tutte le droghe sono uguali, dico esattamente che quello che produce una droga produce anche l'altra, e questo è assolutamente falso, per poter morire di marijuana, bisogna fumarne almeno due chili contemporaneamente, cosa impossibile per chiunque, mentre per andare in overdose basta infilarsi due decimi di grammo in più di eroina, per provocare la morte, le condanne sono uguali solo in Italia solo perché c'è questa confusione, su ciò che si parla, non si può dare una condanna per spaccio di marijuana, come la dai ad uno che spaccia cocaina, o eroina, gli ultimi due spacciano sicuramente la morte ma il primo, no! poi io sarei più d'accordo ad introdurre una pena per chi spaccia alcol, e il tabacco taroccato, in confezioni di 20 sigarette, più tosto che dare una condanna a chi fuma marijuana, ma si sa la legge è fatta per creare contraddizioni, per rendere legale ciò che piace alla borghesia, e che rende guadagno immediato, il tabacco sin dal secolo scorso veniva prodotto dai contadini che vendevano da se, la maggior parte del raccolto, allora lasciarlo legale, era lecito ma per intrappolarne il mercato con la scusa della regolamentazione, si è voluto creare il monopolio di stato, ma per ciò che arrivava dal mercato estero si è preferito dare un taglio, accusandolo di droga, anche se droga non è, dunque passando al proibizionismo di certe mercanzie, e chiudendo tutti i negozi, che fino al secolo scorso erano legali anche in Italia dove la gente andava e si fumava la marijuana, anche conoscendo la storia stessa dei due prodotti si ha una concezione più ampia e diversa, dunque anche le condanna in tribunale dovrebbero tener conto di storia e analisi, delle sostanze, non di fantomatiche uguaglianze prodotte solo dalla concezione del mercato di 200 anni fa, le terapie di cura sono applicabili già in diversi stati anche Americani, ma ciò non toglie che la diffusione dell'eroina che ha dato milioni di morti e che veniva distribuita gratuitamente tra le file dei Nazisti che combattevano contro i comunisti, non sia meno in legale, e che non viene usata come terapia anche in Italia dove è considerata droga viene usata come medicinale, cosi anche la morfina ed altre droghe, come dicevo su le scuse per accusare i giovani sono molteplici ma le causali di riferimento arrivano sempre dalla cultura di stato. Vengo alla conclusione che se la legge Fini-Giovanardi, fosse stata corretta come dici tu avrebbe dovuto incarcerare anche tutti quelli che fumano tabacco, che bevono alcol, e cosi via via per ogni cibo che produce assuefazione che se iniziamo a fare una scala da 0 a 1000 sarebbe piena di prodotti che sicuramente, fanno più male della marijuana, e che comunque vengono vendute tranquillamente sul mercato o come medicinali o come comuni alimenti, non solo le pene sono gravi rispetto al problema, ma accomunando le droghe cosi come hanno fatto hanno prodotto la stessa affinità anche sul commercio, dunque uno che spaccia marijuana, smette di vendere quel prodotto, e vende eroina, e cocaina, in quanto è fonte di miglior guadagno, e se lo beccano la condanna è la stessa a parità conviene più lo smercio della pesante, che non della leggera, ecco perché in Italia è più facile trovare droga pesante, che non la leggera, se continua questo accomunamento delle realtà diverse si produrrà solo una concezione sbagliata delle droghe, e delle condanne, che ne dovrebbero conseguire, oggi non è reato, tutto ciò che è legale ma non per questo quello che è legale, è giusto, anzi la maggior parte delle volte ciò che è legale, produce illegalità”. Io, comunque sia, rimango della “Mia Idea”; che sarà pure un’idea idiota, però, è la “Mia Idea” Voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri messaggi.

 

 

 

 


 

     Antonio Aroldo

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“Legge Fini-Giovanardi:
Una Risposta”
 
Il mio amico, Giuseppino Sotgia, mi ha chiesto di pubblicare questa lettera che risponde al mio articolo pubblicato il 18 marzo ’14. In tale missiva dice: [1]“Antonio, non credo che tu abbia molta familiarità intellettuale sulle “droghe leggere” se poi scrivi che la marijuana, da assuefazione, in quanto questa, ne produce meno di una caramella, agli zuccheri, che normalmente usi per addolcire il caffe, di assuefazione, poi non è vero che le droghe leggere siano l'anticamera per le droghe pesanti, ma è l'accomunamento di queste che ne produce a livello intellettuale, un uso sistematico ed uguale anche se questo non lo è, mi spiego meglio dicendo che tutte le droghe sono uguali, dico esattamente che quello che produce una droga produce anche l'altra, e questo è assolutamente falso, per poter morire di marijuana, bisogna fumarne almeno due chili contemporaneamente, cosa impossibile per chiunque, mentre per andare in overdose basta infilarsi due decimi di grammo in più di eroina, per provocare la morte, le condanne sono uguali solo in Italia solo perché c'è questa confusione, su ciò che si parla, non si può dare una condanna per spaccio di marijuana, come la dai ad uno che spaccia cocaina, o eroina, gli ultimi due spacciano sicuramente la morte ma il primo, no! poi io sarei più d'accordo ad introdurre una pena per chi spaccia alcol, e il tabacco taroccato, in confezioni di 20 sigarette, più tosto che dare una condanna a chi fuma marijuana, ma si sa la legge è fatta per creare contraddizioni, per rendere legale ciò che piace alla borghesia, e che rende guadagno immediato, il tabacco sin dal secolo scorso veniva prodotto dai contadini che vendevano da se, la maggior parte del raccolto, allora lasciarlo legale, era lecito ma per intrappolarne il mercato con la scusa della regolamentazione, si è voluto creare il monopolio di stato, ma per ciò che arrivava dal mercato estero si è preferito dare un taglio, accusandolo di droga, anche se droga non è, dunque passando al proibizionismo di certe mercanzie, e chiudendo tutti i negozi, che fino al secolo scorso erano legali anche in Italia dove la gente andava e si fumava la marijuana, anche conoscendo la storia stessa dei due prodotti si ha una concezione più ampia e diversa, dunque anche le condanna in tribunale dovrebbero tener conto di storia e analisi, delle sostanze, non di fantomatiche uguaglianze prodotte solo dalla concezione del mercato di 200 anni fa, le terapie di cura sono applicabili già in diversi stati anche Americani, ma ciò non toglie che la diffusione dell'eroina che ha dato milioni di morti e che veniva distribuita gratuitamente tra le file dei Nazisti che combattevano contro i comunisti, non sia meno in legale, e che non viene usata come terapia anche in Italia dove è considerata droga viene usata come medicinale, cosi anche la morfina ed altre droghe, come dicevo su le scuse per accusare i giovani sono molteplici ma le causali di riferimento arrivano sempre dalla cultura di stato. Vengo alla conclusione che se la legge Fini-Giovanardi, fosse stata corretta come dici tu avrebbe dovuto incarcerare anche tutti quelli che fumano tabacco, che bevono alcol, e cosi via via per ogni cibo che produce assuefazione che se iniziamo a fare una scala da 0 a 1000 sarebbe piena di prodotti che sicuramente, fanno più male della marijuana, e che comunque vengono vendute tranquillamente sul mercato o come medicinali o come comuni alimenti, non solo le pene sono gravi rispetto al problema, ma accomunando le droghe cosi come hanno fatto hanno prodotto la stessa affinità anche sul commercio, dunque uno che spaccia marijuana, smette di vendere quel prodotto, e vende eroina, e cocaina, in quanto è fonte di miglior guadagno, e se lo beccano la condanna è la stessa a parità conviene più lo smercio della pesante, che non della leggera, ecco perché in Italia è più facile trovare droga pesante, che non la leggera, se continua questo accomunamento delle realtà diverse si produrrà solo una concezione sbagliata delle droghe, e delle condanne, che ne dovrebbero conseguire, oggi non è reato, tutto ciò che è legale ma non per questo quello che è legale, è giusto, anzi la maggior parte delle volte ciò che è legale, produce illegalità”. Io, comunque sia, rimango della “Mia Idea”; che sarà pure un’idea idiota, però, è la “Mia Idea” Voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri messaggi.
 
 
 
 
 
     Antonio Aroldo
 


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[1] Tutti i Diritti sono Riservati al Firmatario del  Presente Articolo
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