mercoledì 12 settembre 2018


[1] “Il Burattinaio Sanguinario e il Debole Pupazzo del Teatro del Potere” Casella di testo:  Guardia Forestale

[2]Benito Mussolini, il 12 set. 1945, fu liberato dalla sua prigione dorata nell’albergo di Campo Imperatore sul Gran Sasso. Un recupero, questo, che fu, tanto per esser più chiari possibili, senza quasi colpo ferire. Morirono, difatti, soltanto due persone: un Carabiniere ed una Guardia Forestale. Il Prelevamento, infatti, fu Velocissimo, Fulmineo. Il Duce non ebbe neanche il tempo di mettersi la Divisa. La Domanda, però, nasce spontanea: ciò che accadde fu davvero una “Liberazione”? Hitler, dal canto suo, gli affidò subito la formazione della “Repubblica Sociale”, ma aveva realmente fiducia in quella persona così stanca e smagrita, o aveva soltanto bisogno di una Marionetta da comandare per tenere sotto controllo il Fronte Italiano, mentre lui faceva le ultime mosse nella sua Sanguinaria Partita per il dominio? Il Fuhrer, è cosa certa ormai, aveva una Volontà di Ferro e giocò fino all’ultimo istante della Sua Vita. Il Suo Corrispettivo Italiano, la sera dell’11 settembre, aveva tentato di suicidarsi.

Antonio Aroldo

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