[2]Il
monaco Saitò Musashibò Benkei, quando finalmente si fece radere a zero la sua
foltissima capigliatura dal suo stesso gran maestro, diventò in breve un’altra
persona, sia nello sguardo e sia nel Carattere. Nessuno, per chiarirci lo
riconosceva proprio più. Egli, infatti, aveva iniziato a trasformarsi lentamente,
ma inesorabilmente, da Stallone Purosangue sempre, imbizzarrito, a Gufo
tranquillo e sempre Pensoso. Il giovane
e irruento ragazzo, di cui vi ho parlato l’altra volta, riuscì a indirizzare
tutta l’energia del suo indomito spirito verso lo Studio e la Disciplina. I giovani
d’oggi, secondo il mio modesto parere, dovrebbero prendere esempio da tutta
questa Storia, soltanto così, il mondo potrà Cambiare.
Antonio Aroldo
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