martedì 19 aprile 2016

“La Genesi di un Grande Tutore della Patria”


[1] “La Genesi di un Grande Tutore della Patria”
[2]Il monaco Saitò Musashibò Benkei, quando era un bambino, non riusciva ad avere un rapporto normale con gli altri ragazzini e con le altre persone, perché non sapeva come fare a superare il Dolore per la mancata protezione e il mancato Amore Famigliare. Una profonda ferita, questa, che gli aveva indurito il Cuore fino a fargli credere che lui non avesse bisogno proprio di nessuno. Un giorno, però, dopo un tremendo litigio con i suoi insegnanti intermedi, il nostro protagonista scappò dall’orfanotrofio in cui era stato rinchiuso. Questa sua fuga, però, durò davvero pochissimo, perché proprio quella mattina, l’eroe della nostra Storia, vide, mentre era sul Ciglio della Strada, una dolcissima Scena, che in un solo attimo, gli sciolse in un pianto liberatorio, quella pesante “Armatura” che si era costruito per non soffrire. Egli, infatti, vide una madre che coccolava il figlio accompagnandolo a Scuola. E, così ridotto in lacrime, Benkei corse dal suo gran maestro, e direttore del suo istituto per chiedergli spiegazioni sulla propria vita. L’anziano allora, gli raccontò tutto, lo prese sotto la sua ala protettrice e lo fece diventare uno studente modello e poi l’impavido paladino che, noi tutti, abbiamo imparato a conoscere e ad amare.
   Antonio Aroldo
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[1] Tutti i Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Sait%C5%8D_Musashib%C5%8D_Benkei

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