Le Macerie del Bel Paese
“Le Macerie Archeologiche del Bel
Paese”
Miei
cari ragazzi, in queste ultime settimane, qualcosa di molto grave sta accadendo
sotto i nostri fuggitivi e inconsapevoli occhi di perenni bambini. Pezzi
del nostro patrimonio storico-architettonico nazionale stanno cadendo in
rovina. Ultimo esempio di questa lunga, trasparente ma viva agonia è la
meravigliosa villa del 18° secolo, fatta costruire dal principe Emanuele
Maurizio di Lorena, duca d’Elboeuf, ossia chi diede inizio all’Età neo-classica
con gli scavi archeologici di Portici e di Ercolano. L’orgoglio del cosiddetto
“Miglio D’Oro”, infatti, è da considerarsi, oggi, sul punto di cadere in
frantumi per l’incuria di chi se ne occupa. Un crollo, questo, che ha già
coinvolto anche una parte di un’importante arteria di comunicazione come la
Napoli-Portici costruita al tempo dei Borboni
nel 1839. Quel bellissimo monumento, come voi ben saprete, non è stato l’unico
a essere colpevolmente trascurato. Nel 2010 crollò la cosiddetta “Domus
dei Gladiatori” a Pompei, nell’agosto 2012, poi, è crollato un muro di “Villa
Medici” a Roma, nella bassa Padovana, poi ancora, nell’ottobre 2014, il
maltempo ha fatto crollare una porzione del “Muro
di Cinta” della “Villa Miari De-Cumani”, ovverosia una piccola parte della
“Magione di Sant’Elena” e nel febbraio 2015 è finita giù una sezione
del muro di cinta del Bosco di Capodimonte. Quando impareremo che proteggere le
vestigia del nostro Passato, significa preservare il nostro Futuro.
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