[1] “Il Carteggio Insanguinato”:
“Iniziano
le Indagini”
[2]Dante
Gorreri, cioè, nascose quei preziosi documenti nella cassaforte del suo ufficio
personale situato nella sede comasca del “Partito Comunista D’Italia”. Gorreri,
però, lì dentro non nascose soltanto quelle importantissime carte, come d’altronde
avrebbe fatto chiunque nella sua stessa situazione, ma anche tanto e gioielli. Nel
marzo del 1946, la dirigenza nazionale del Partito, decise di mandare qualcuno
a Como per indagare sull’appropriazione indebita di valori e documenti compiuta
da Gorreri. I prescelti, per tale missione, furono una certa professoressa Azzali
e il giornalista Luigi Carissimi-Priori. Questi due investigatori d’eccezione,
notte tempo, penetrarono nella sezione comasca del Partito, forzarono l’armadio-cassaforte
e trovarono tutto.
Antonio Aroldo
[1] Tutti i
Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] https://www.youtube.com/watch?v=OVCKabw7JcM
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