[1]
“Una Regale Erede di Ulisse e Diomede”
[2]La
bella Jean Valois (si legge Valuà), se ancora non l’avete capito, aveva una
bellissima dialettica, propria di un vero avvocato. Ella, tanto per esser chiari,
era una degna erede, per così dire, dei [3]fraudolenti
danteschi. La popolazione, che assistette al processo pendeva tutta dalle sue labbra,
e apostrofava ogni parte del suo lungo discorso, con un applauso, con una
risata, oppure dicendo: “siamo tutti con te!”, oppure dicendo: “cacciamo,
quella maledetta austriaca dal nostro paese”. La nostra protagonista, in altre
parole, diventò, grazie a quel pubblico dibattimento, la “Regina dei Cuori
Francesi”. Chi sa, se si sta contorcendo fra le lingue di fuoco descritte dal
Poeta?
Antonio Aroldo
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