[2]Il
Transatlantico Titanic, nella notte fra il 14 e il 15 aprile 1912, si scontrò
con un immenso iceberg nella sua traversata oceanica dall’Inghilterra al
continente americano. Il Comandante, grazie a un Telegramma ricevuto durante il
viaggio, sapeva benissimo che c’era il grande pericolo di scontrarsi con una
montagna di ghiaccio alla “Deriva”, ma non fece nulla per evitarla. Egli,
infatti, era convinto di Virare in tempo. Il nostro protagonista, difatti, non
aveva considerato che il timone era troppo piccolo per una nave di quella
stazza. Il Rappresentante della Società Armatrice, salito a bordo per la
Traversata Inaugurale, aveva caldamente consigliato il Capitano d’arrivare, al
Porto di New York, prima del previsto, strabiliando tutti gli ospiti, per la
Velocità oltre che per il Lusso. I due, tanto per esser chiari, fecero i Conti
senza l’oste. Il suo affondamento fece più di 1500 morti.
Antonio Aroldo
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