“Sante Giornate di Gioie e Patimenti”
“Sante Giornate di Gioie e Patimenti”
Miei
cari amici, in questi giorni, tutti noi, mangeremo pesce, spaghetti a vongole,
dolci e tante leccornie fatte in casa o comprate fino a scoppiare. I bambini
poveri del mondo, invece, non avranno nemmeno un regalo con cui divertirsi. La sera
del prossimo giovedì- 24 dicembre ’15, quando saremo a tavola con i nostri
diletti parenti a parlare, a ridere e a mangiare, pensiamo un po’ a loro e a
quella metà del nostro universo che sta diventando
sempre di più un inferno di martiri sacrificati sull’altare del Potere e del “Dio
Denaro”. Facciamo, quindi, almeno qualche preghiera, perché quella gente abbia
un po’ di pace.
Antonio Aroldo
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