“Il Segreto del Successo”
“Il Segreto del Successo”
Un’altra
ragione per la quale, Saitò Musashibò Benkei, fu fermato dalle autorità
nemiche, mentre scortava il giovane principe in un posto sicuro, era perché il
comandante della guarnigione di guardia alla nuova frontiera, voleva assolutamente
leggere la lettera di richiesta del tempio Shaolin per il passaggio. Un
documento ufficiale, dunque, che però, Benkei non possedeva, perché era molto
inusuale chiedere ai monaci Shaolin una cosa del genere. Il nostro eroe,
allora, per riuscire a passare prese un grosso rotolo di stoffa arancione dal
suo zaino, lo aprì, si mise davanti al comandante, e con un’incredibile faccia
di bronzo, iniziò a leggere con voce impostata una lettera inesistente. Il
comandante provò anche a vedere ciò che c’era scritto, ma lo shaolin ogni
qualvolta che quello si avvicinava, cambiava posizione. I nemici, infine,
credettero al Bluff e li lasciarono andare tutti. La medesima sfrontatezza
dovrebbero usarla i nostri imprenditori
nel presentare un qualsiasi progetto: se così fosse il nostro paese, sarebbe
pieno di Paperon de’ Paperoni.
Antonio Aroldo
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