[1]
“La Lupa dalle Zampe Sporche”
“L’Autorizzazione
Mancante”
[2]Il
Duca D’Alcalà, in altre parole, aveva più la stoffa del funzionario solerte che
del Politico navigato. Egli, in breve, non sapeva fare altro che operare,
perché gli ordini del suo Re fossero eseguiti
alla lettera. L’azione di Don Perafàn, però, si bloccava completamente se tali
disposizioni non fossero state chiare. Gli esperti, a tal proposito, hanno
rintracciato un esempio abbastanza chiaro. Il Vice-Re napoletano, il 15 maggio 1568, scrisse a Filippo II domandogli spiegazioni
in merito a una Bolla Papale ricevuta dall’arcivescovo di Napoli: “In Coena
Domini” accompagnata da una missiva in cui si ordinava di far pubblicare il suddetto
documento per metterlo a disposizione
dei preti della Diocesi. Don Perafàn, ebbene, si trovava in difficoltà, perché
la suddetta Bolla era mancante dell’autorizzazione Reggia.
Antonio Aroldo
[1]Tutti i
Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] Autore:
Lopez= “Inquisizione_Stampa e Censura nel Regno di Napoli 500-700” (Capitolo
3°)- pagina 47
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