[1]
“La Lupa dalle Zampe Sporche”
“La
Black-List dei Persecutori col Crocifisso”
[2]Le autorità
del Santo Uffizio, per i libri per così dire “Sgraditi”, avevano creato un “Indice”, ossia un elenco
sempre aggiornato di opere da mettere al bando, perché il loro contenuto,
secondo una visione distorta delle “Sacre Scritture”, non corrispondeva ai precetti
della Bibbia. Gli [3]scritti
individuati erano bruciati in una pubblica piazza davanti al loro autore che
era costretto a guardare prima di subire anche lui, nel medesimo luogo, il
Supplizio finale ovverosia la morte dopo indicibili torture. Il patibolo,
almeno per quanto riguarda il Regno di Napoli, si trovava in “Piazza Mercato” e
fu usato fino a metà ottocento.
Antonio Aroldo
[1]Tutti i
Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] Autore:
Lopez= “Inquisizione_Stampa e Censura nel Regno di Napoli 500-700” (Capitolo
3°)- pagina 47
[3] http://www.raistoria.rai.it/articoli/la-chiesa-del-500-tra-concilio-e-inquisizione/23497/default.aspx?fb_comment_id=591320814273390_835348093203993#f2d2e98bab5c548
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