Liberi, Felici e Pidocchiosi
“Liberi, Felici e Pidocchiosi”
Il
popolo Napoletano, quando le truppe anglo-americane entrarono in città, era pressoché
distrutto, stremato dai combattimenti con i tedeschi. I bombardamenti e poi gli
scontri hanno fatto “Saltare” tutti i “Pubblici Servizi”: il Gas, l’Energia
Elettrica, l’approvvigionamento Idrico e per ultimo, ma non meno importante il
Sistema Fognario. Tutto ciò, ovviamente, portò a un’Immensa sporcizia che
rischio di sviluppare un’epidemia di “Tifo Petecchiale”; ma cos’è il Tifo
Petecchiale? Esso, miei cari amici, è un’infezione causata
da un batterio della famiglia delle Rickettsie, Rickettsia prowazeki, trasmessa
da un pidocchio. Dopo un’incubazione di 4-10 giorni, compare tutta una serie di
sintomi molto specifici, ossia: febbre, mialgie, dolori articolari, petecchie
diffuse (che si manifestano dal quarto al settimo giorno dall’esordio della
malattia); la febbre continua, elevata, per 8-10 giorni. Si possono osservare
complicanze neurologiche, ematologiche e cardiovascolari. La diagnosi si compie
con il metodo dell’immunofluorescenza. La cura è a base di tetracicline o
chinolonici. Questa patologia, in altre parole, è una diretta conseguenza di
uno scarsissimo uso delle norme igienico-sanitarie. Ah (!), se potessimo
ricordarci ciò che accadde ai nostri padri in quel periodo, il mondo sarebbe
migliore.
Antonio Aroldo
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