[1]
“La Lupa dalle Zampe Sporche”
La
crudeltà degli uomini del “Santo [4]Uffizio
di Roma”[5] fu
talvolta agevolata dal forte zelo religioso, se non dal Fondamentalismo, di
alcuni governatori locali. Un buon esempio di ciò ci può essere fornito dalla
spiccata propensione a fiancheggiare con scrupolosissima attenzione e con vibrante
abnegazione di Don Pedro Afan De Ribera altrimenti detto Don Perafàn a eseguire
i dettami imposti dalla dottrina ecclesiastica. Egli, dicono gli esperti, seguì
e imitò, con aberrante abilità l’azione repressiva degli inquisitori mandati
dal Vaticano. Egli, difatti, appoggiò in pieno l’opera della curia
arcivescovile napoletana e s’interessò in particolar modo della circolazione
dei libri eterodossi.
Antonio Aroldo
[1]Tutti i
Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2]
Ringrazio le gentili signore della Biblioteca Nazionale che mi hanno Aiutato.
[3] https://ilcinefiloreietto.wordpress.com/2014/11/11/il-talebanesimo-imperante-dellinternet-sociale/
[4] http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/s/s034.htm
[5] Autore:
Lopez= “Inquisizione_Stampa e Censura nel Regno di Napoli 500-700” (Capitolo
3°)
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