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Antoclo
era un giovane africano che un giorno incontrò un Leone nella Savana. Il
ragazzo, all’inizio, era spaventato, perché la belva sembrava volesse
sbranarlo, ma poi s’accorse che l’animale s’agitava solamente per il dolore. Il
grande monarca della foresta, infatti, si lamentava perché aveva una spina in
una zampa. Il nostro protagonista umano, allora, con molto coraggio e
delicatezza trovò il modo per toglierla. L’operazione, per fortuna, riuscì e i
due non si videro per tanto tempo. Antoclo, nel frattempo, divenne cristiano, e
catturato dall’esercito romano, fu condannato a morire sbranato dalle belve nel
Colosseo. Il giorno previsto, però, accadde una cosa bellissima. Uno dei Leoni adoperati,
difatti, era quello che Antoclo una volta, aveva aiutato. L’animale, tanto per
chiarirci, gli s’accucciò accanto come un gattino e si mise a difenderlo. La
folla, sbalordita dall’evento, chiese la
loro libertà e la ottennero. Vi ho voluto raccontare, questa meravigliosa
leggenda, perché capiate che è sempre meglio osservare, prima d’agire.
Antonio Aroldo
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