[1]
“Un regale Dono per Ricordo”
La
morte della Regina di Francia, Maria-Antonietta, fu un evento così clamoroso da
dare vita anche a molte Leggende. Una di queste riguarda una storia, al tempo
stesso, molto romantica e molto triste. Il tribunale rivoluzionario assegnò,
alla nostra protagonista negl’ultimi giorni della sua vita, una cameriera. La
giovane ragazza, tanto per farvela più breve possibile, si dimostrò così buona
e così dolce con quella prigioniera così particolare, che l’ex monarca, quando
venne il momento di salutarla, le donò qualcosa di molto speciale, ossia una
Rosa di Carta fatta con le sue mani: così Bella, eppure così Fragile allo
stesso tempo.
Antonio Aroldo
“La Regina dei Mari Nascosta per un
Forte Maggiorascato Psicologico”
Le
donne,
nel corso dei secoli, hanno avuto pochissime posizioni di Comando, ma con
grandissimi risultati. Un esempio di tutto ciò potrebbe essere benissimo la
Storia della Regina d’Inghilterra Elisabetta I. Ci sono stati, però, in passato
tanti esempi di questo genere. Le vite di queste persone, però, sono rimaste
sconosciute ai più, perché tutta la Storiografia, è, purtroppo, impregnata da
un Grande Maschilismo. Molti, tanto per fare un esempio concreto, sono
cresciuti con il mito di Sandokan, che fra le altre cose, piace moltissimo
anche a me! Ma chi fu il più grande Pirata della Storia? Beh(!), lei, era una
Donna Cinese che si chiamava Ching Shin (Guangdong, 1775 – 1844-
Macao). La nostra protagonista, tanto per esser chiari, non fu mai presa, né uccisa
e comandava un esercito di 40.000 persone fra uomini, donne e bambini, perché,
oltre ad avere una fortissima attitudine al Comando, aveva anche, almeno così
credo, uno Spiccato Istinto Materno.
Antonio Aroldo
https://www.raiplay.it/video/2020/05/Maestri--Lella-Costa-Storie-di-donne-straordinarie---Gianni-Toniolo--La-prima-rivoluzione-industriale-5e005c91-0c0d-4de2-b872-cb1d84e88057.html
“La Regina Terrorizzata”
Maria-Antonietta,
quando tornò nella Città di Parigi- dopo la sua breve fuga verso la frontiera
con l’Austria, si scontrò con la palpabile rabbia, il grande odio della gente. La
cosa fu talmente forte che le successe un fatto incredibile. La nostra
protagonista, infatti, si spaventò talmente da farle venire i Capelli Bianchi. Quella
scena, difatti, dev’essere stata per lei, orrenda: come assistere, all’improvviso,
a un film di Dario Argento o di Stanley Kubrick. L’evento diventò, tanto per
farvela breve, così famoso da dover dare il nome a una vera e propria sindrome,
ossia la “Sindrome di Maria-Antonietta”.
Antonio Aroldo
[1]
“Sbagli Madornali”
George
Armstrong Custer, in altre parole, commise un sacco d’errori gravi nella famosa
battaglia di Little Bighorn. Un di questi fu non portare con se due
mitragliatrici “Gatling”. Queste armi, tanto per esser chiari, furono
considerate troppo pesanti per il trasporto. Esse, però, erano molto potenti. Questo
perché erano munite di una bella canna lunga rotante. Egli, inoltre, non si era
studiato bene, come forse vi ho già spiegato una volta, il Campo
di Battaglia. Uno dei più grandi eroi della Storia Americana, cioè, peccò di
Superbia e di Superficialità. Uno sbaglio, questo, enorme da fare in qualsiasi
Guerra.
Antonio Aroldo
https://www.youtube.com/watch?v=L7zQw6snENM
[1]
“Le Vere Ragioni della Morte”
George
Armstrong Custer si era diplomato a West Point nel 1862. Questa, come saprete
già saprete tutti, era un’ottima scuola militare. Il nostro protagonista, però,
non era molto disciplinato e un gran soldato. Egli, infatti, ebbe, durante i
suoi studi, molte note di biasimo da parte dei propri superiori: era proprio
una “Testa di Legno”. La promozione, tanto per esser chiari, non se la meritava
affatto. Il Diploma, cioè, l’ebbe soltanto grazie, come forse vi ho già detto
una volta alle sue molte amicizie altolocate. La sua figura di grande eroe
nazionale, cominciò ad affermarsi,
durante la Guerra fi secessione. Il popolo, difatti, adorava quest’uomo
coraggioso è sempre all’attacco. L’amore della popolazione, però, era per cosi
dire, eguagliata dall’odio dei soldati. Essi lo vedevano per com’era
effettivamente, ossia uno scapestrato senza Strategia che faceva Carriera sulla
pelle di altri. La sua morte avvenne per una ragione molto specifica. Il
territorio delle “Black Hills”, in realtà, si trovava in una zona che gli
indiani non riconoscevano come Terra facente parte degli Stati Uniti e che, allo
stesso tempo il Governo Americano, non riconosceva come “Terreno Sacro” della
Nazione Indiana di quel determinato posto. Custer, coinvolto in alcuni scandali
con il Generale Grant, voleva assolutamente ripulirsi l’immagine e chiese di
essere mandato, lì, per risolvere la situazione che si era aggravata, per la
scoperta dell’Oro.
Antonio Aroldo
https://www.youtube.com/watch?v=L7zQw6snENM
[1]
“Conquiste Rivoluzionarie che
sarebbero piaciute a Maria-Antonietta”
Il
Cardinale di Rohan fu molto, ma molto meravigliato del verdetto d’assoluzione. Egli,
infatti, s’aspettava di essere sbattuto fuori dal paese, o peggio di finire in
carcere. La stessa Regina,
tanto per esser chiari, ne fu alquanto indispettita. La Casta Sacerdotale, come
ho già detto però, non si poteva toccare.
Un altro vecchio retaggio dal profumo medioevale, questo, che, la Rivoluzione
Francese, eliminò subito. Il nuovo governo repubblicano, anzi, creò un suo
clero civile con persone che giuravano sulla Costituzione e che, come forse vi
ho già accennato una volta, potevano anche battezzare i bambini e celebrare
matrimoni.
Antonio Aroldo
[1]
“Regali Nervi Saldi”
Le
regine
di Francia, secondo gli esperti, erano sepolte con l’abito bianco. Maria-Antonietta,
quando andò a morire sul patibolo, aveva, infatti, un vestito di quel colore. La
nostra protagonista, inoltre, affrontò la cosa con molto coraggio e a testa
alta e dimostrando un grande sangue freddo e una Classe Infinita. Tutto ciò può
essere posto in luce raccontando un piccolissimo episodio accaduto durante il
brevissimo tragitto verso la Ghigliottina. Ella, difatti, aveva calpestato,
durante quel ferale cammino (con la gente che le gettava addosso qualsiasi
cosa), il piede del boia. Un gesto involontario, questo, che lei apostrofò con
queste esatte parole: “Oh, mi scusi Messieu”.
Antonio Aroldo
[1]
“Un Regale Cuore di Mamma Britannico”
Catherine
Parr (Blackfriars, 1512 – Castello di Sudeley, 5 settembre 1548), fu l’ultima
moglie di Errico (Enrico) VIII. La nostra protagonista, tanto per farla breve,
diventò un’ottima Consorte per il Re d’Inghilterra. Il monarca inglese, con l’età
avanzata infatti, cercava soltanto una
buona madre per i suoi figli, in particolar modo, per Eduardo il più piccolo-
che non aveva mai conosciuto la sua mamma (morta 9 giorni dopo il Parto), e un’infermiera
per se. Egli, durante una “Giostra Medioevale”, aveva avuto, difatti, una
rovinosa caduta da cavallo e si era fatto male a una gamba. Una cosa, questa,
che gli dava molto dolore che si calmò solamente con l’arrivo degl’impacchi e
dei preparati pensati da lei. La Parr, tanto per chiarirci, aveva imparato
tutto ciò, curando il suo primo marito morto da poco. Ella, inoltre, era una
donna molto intelligente e preparata tanto da reggere le sorti del Regno,
mentre il marito era in Francia a Combattere. La sua Cultura, infine, era
smisurata: aveva studiato il Latino da autodidatta, ed proprio con tale Lingua,
che avviò un’affettuosa corrispondenza con il figliastro al quale si era molto
affezionata.
Antonio Aroldo
[1]
“Una Testa Coronata Sporca di Sangue”
Anna
Bolena, il 19 mag. 1536, fu decapitata
per ordine di suo marito Errico VIII, Re d’Inghilterra. La nostra protagonista,
infatti, venne accusata di tradimento, incesto e stregoneria. Il Monarca inglese,
in realtà però, si sentiva tradito dal fatto che, ella, non era stata capace di
dargli un figlio maschio da mettere sul Trono. La suddetta coppia reale,
difatti, c’aveva provato svariate volte, ma dopo la nascita di Elisabetta e un
aborto, lei non riusciva più a soddisfare le continue richieste del coniuge che
la costringeva a “Posizioni” sempre più umilianti. La sua morte, purtroppo, fu
la prima di una cruda serie che, faranno di quest’uomo, un regale Femminicida.
Antonio Aroldo
[1]
“Un Mortale e Misterioso Saccheggio”
La
diffusione
della Peste Antonina fra le truppe romane, almeno secondo gli esperti, avvenne
in circostanze non ancora chiarite del tutto. Ci sono state, infatti, due
possibili maniere in cui, il suddetto morbo, può essersi diffuso. Essa, per
dirla in breve, si ebbe in un modo
assolutamente accidentale. Lucio Vero ed i suoi uomini, difatti, dopo un lungo
assedio in una zona del territorio dell’odierna città di Baghdad, si dettero a
una grande razzia. Il loro Comandante, in particolare, avrebbe profanato una
tomba. Altri storici, invece, hanno sostenuto che, il contagio fosse avvenuto,
durante la profanazione del Tempio di Apollo. Fra gli effetti di questa
malattia, comunque sia, c’era la comparsa di Pustole, su tutto il corpo,
bianche o rosse.
Antonio Aroldo
[1]
“Una Mitica Invenzione”
Joseph
Priestley era un giovane monaco inglese molto intelligente ed idealista. Il nostro
protagonista, infatti, abitava, nel 1768, vicino a una fabbrica di birra. Una vicinanza,
questa, molto fortunata, perché questo permise a tale religioso, di studiare
bene il processo di Fermentazione. Questo tipo d’analisi, tanto per farvela più
breve possibile, fece nascere, nella mente di quest’uomo, l’idea d’aggiungere,
a della semplice acqua potabile, dell’anidrite carbonica per vedere cosa
succedeva. Nacque, in tal modo, l’acqua gassata. Il suo inventore sperava che
servisse per curare lo scorbuto. Una malattia, questa, che affliggeva i Marinai
che stavano molto tempo in mare, ma si sbagliava di grosso: per me, rimane la
bevanda più buona che c’è. Essa, difatti, ti dà un’energia speciale,
soprattutto quando è fredda!
Grazie Priestley.
Antonio Aroldo