[2]Ranuccio
Bianchi Bandinelli era uno studioso ed uno Storico dell’Arte cresciuto, diciamo
così, all’ombra del Fascismo Italiano. Il nostro protagonista, almeno nel
cuore, non era fascista, ma ebbe la Fortuna di poter conoscere di persona i “Grandi
Personaggi” di quel Periodo: Mussolini e Hitler con i loro rispettivi “Cortigiani”.
Egli, infatti, fu convocato a Roma nel maggio del 1938 per accompagnare il
Dittatore Nazista nel Suo Viaggio in Italia, visto che aveva il Tedesco come
seconda Lingua. Il Duce, difatti, parlava fluentemente la Lingua del Fuhrer, ma
non così bene come avrebbe voluto. Questo significa che occorreva un
interprete. La scelta cadde, tanto per chiarirci, proprio sul suddetto esperto.
Il suo Diario descrive molto bene di come lui, in quei determinati giorni,
fantasticasse di Uccidere i due Dittatori. Una fantasia, questa, che riprese
molte volte durante le diverse Tappe, soprattutto quando rimase da solo con il
Capo del Nazismo nel Pantheon Romano, ma poi non fece mai nulla per il Timore
di Ritorsioni. Ah(!), chi sa cosa sarebbe accaduto se avesse fatto scelte differenti?
Avremmo avuto Secoli di Pace, o senza l’“ONU” sarebbe scoppiata la Guerra fra
America e Russia con il conseguente “Sterminio Totale”? Io propendo per la
Seconda e Voi?
Antonio Aroldo
Nessun commento:
Posta un commento
Commentate tutto e passate Parola