[2]Benito
Mussolini, il 12 set. 1945, fu liberato dalla sua prigione dorata nell’albergo
di Campo Imperatore sul Gran Sasso. Un recupero, questo, che fu, tanto per
esser più chiari possibili, senza quasi colpo ferire. Morirono, difatti,
soltanto due persone: un Carabiniere ed una Guardia Forestale. Il Prelevamento,
infatti, fu Velocissimo, Fulmineo. Il Duce non ebbe neanche il tempo di
mettersi la Divisa. La Domanda, però, nasce spontanea: ciò che accadde fu
davvero una “Liberazione”? Hitler, dal canto suo, gli affidò subito la
formazione della “Repubblica Sociale”, ma aveva realmente fiducia in quella
persona così stanca e smagrita, o aveva soltanto bisogno di una Marionetta da
comandare per tenere sotto controllo il Fronte Italiano, mentre lui faceva le
ultime mosse nella sua Sanguinaria Partita per il dominio? Il Fuhrer, è cosa
certa ormai, aveva una Volontà di Ferro e giocò fino all’ultimo istante della
Sua Vita. Il Suo Corrispettivo Italiano, la sera dell’11 settembre, aveva
tentato di suicidarsi.
Antonio Aroldo
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