[2]Botticelli,
secondo molti storici dell’arte, per la sua “Venere” e per una delle sue Tre
grazie, s’ispirò a una certa Simonetta Vespucci. Una bellissima ragazza con i
capelli rossi come il fuoco vivo che si agita alle dolci brezze nelle serate di
Primavera e che fu l’amante di un membro della Nobile Famiglia dei “Medici” di
Firenze. Sto parlando, cioè del giovane Giuliano. Costui, fratello minore del
più famoso Lorenzo, era, infatti, un gran donnaiolo con una forte propensione a
scegliere per se stesso le “Prede” più belle del suo ambiente geografico e
sociale. Egli, infatti, non arrivò mai a Sposarsi nonostante le insistenze del “Magnifico”.
Antonio Aroldo
[1] Tutti i
Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] http://www.raistoria.rai.it/articoli/la-congiura-dei-pazzi-la-preparazione/34701/default.aspx
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