[2]Il
Governo Repubblicano Francese, il 14 settembre 1791, dichiarò i feudi pontifici
di Avignone e del Contado Venassino, Territorio Nazionale. Questo determinò,
come vi ho già accennato, un’altra grossissima perdita per le casse pontefice. La
cosa, però, si fece ancora più grave con la perdita di Bologna, Ferrara, Ancona
e per finire anche la Romagna deve cadere, come tanti altri paesi, nelle mani
dell’esercito napoleonico. Il Direttorio Rivoluzionario, in breve, vorrebbe
decretare la fine dello Stato Pontificio ma Napoleone frenò l’entusiasmo dei
suoi Capi Politici. Egli, infatti, già sognava, almeno secondo me, i Futuri
Fasti Imperiali. Ma torniamo, invece, al nostro discorso. Pio VI, per dirla in
due parole, si trovava chiaramente sotto scacco. Il sommo pontefice, difatti,
dovette ritirare la Condanna del Clero Civile Francese, pagare un forte
indennizzo di guerra e infine dovette andarsene in Francia in Esilio quando
nacque la Repubblica Romana Giacobina.
Antonio Aroldo
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