[1]
“Legge Fini-Giovanardi:
Una
Risposta”
Il mio amico, Giuseppino Sotgia, mi ha chiesto di
pubblicare questa lettera che risponde al mio articolo pubblicato il 18 marzo
’14. In tale missiva dice: [2]“Antonio,
non credo che tu abbia molta familiarità intellettuale sulle “droghe leggere”
se poi scrivi che la marijuana, da assuefazione, in quanto questa, ne produce
meno di una caramella, agli zuccheri, che normalmente usi per addolcire il
caffe, di assuefazione, poi non è vero che le droghe leggere siano l'anticamera
per le droghe pesanti, ma è l'accomunamento di queste che ne produce a livello
intellettuale, un uso sistematico ed uguale anche se questo non lo è, mi spiego
meglio dicendo che tutte le droghe sono uguali, dico esattamente che quello che
produce una droga produce anche l'altra, e questo è assolutamente falso, per
poter morire di marijuana, bisogna fumarne almeno due chili contemporaneamente,
cosa impossibile per chiunque, mentre per andare in overdose basta infilarsi
due decimi di grammo in più di eroina, per provocare la morte, le condanne sono
uguali solo in Italia solo perché c'è questa confusione, su ciò che si parla,
non si può dare una condanna per spaccio di marijuana, come la dai ad uno che
spaccia cocaina, o eroina, gli ultimi due spacciano sicuramente la morte ma il
primo, no! poi io sarei più d'accordo ad introdurre una pena per chi spaccia
alcol, e il tabacco taroccato, in confezioni di 20 sigarette, più tosto che
dare una condanna a chi fuma marijuana, ma si sa la legge è fatta per creare
contraddizioni, per rendere legale ciò che piace alla borghesia, e che rende
guadagno immediato, il tabacco sin dal secolo scorso veniva prodotto dai
contadini che vendevano da
se, la maggior parte del raccolto, allora lasciarlo legale, era lecito ma per
intrappolarne il mercato con la scusa della regolamentazione, si è voluto
creare il monopolio di stato, ma per ciò che arrivava dal mercato estero si è
preferito dare un taglio, accusandolo di droga, anche se droga non è, dunque
passando al proibizionismo di certe mercanzie, e chiudendo tutti i negozi, che
fino al secolo scorso erano legali anche in Italia dove la gente andava e si
fumava la marijuana, anche conoscendo la storia stessa dei due prodotti si ha
una concezione più ampia e diversa, dunque anche le condanna in tribunale
dovrebbero tener conto di storia e analisi, delle sostanze, non di fantomatiche
uguaglianze prodotte solo dalla concezione del mercato di 200 anni fa, le
terapie di cura sono applicabili già in diversi stati anche Americani, ma ciò
non toglie che la diffusione dell'eroina che ha dato milioni di morti e che
veniva distribuita gratuitamente tra le file dei Nazisti che combattevano
contro i comunisti, non sia meno in legale, e che non viene usata come terapia
anche in Italia dove è considerata droga viene usata come medicinale, cosi
anche la morfina ed altre droghe, come dicevo su le scuse per accusare i
giovani sono molteplici ma le causali di riferimento arrivano sempre dalla
cultura di stato. Vengo alla conclusione che se la legge Fini-Giovanardi, fosse
stata corretta come dici tu avrebbe dovuto incarcerare anche tutti quelli che
fumano tabacco, che bevono alcol, e cosi via via per ogni cibo che produce
assuefazione che se iniziamo a fare una scala da 0 a 1000 sarebbe piena di
prodotti che sicuramente, fanno più male della marijuana, e che comunque
vengono vendute tranquillamente sul mercato o come medicinali o come comuni
alimenti, non solo le pene sono gravi rispetto al problema, ma accomunando le
droghe cosi come hanno fatto hanno prodotto la stessa affinità anche sul commercio,
dunque uno che spaccia marijuana, smette di vendere quel prodotto, e vende
eroina, e cocaina, in quanto è fonte di miglior guadagno, e se lo beccano la
condanna è la stessa a parità conviene più lo smercio della pesante, che non
della leggera, ecco perché in Italia è più facile trovare droga pesante, che
non la leggera, se continua questo accomunamento delle realtà diverse si
produrrà solo una concezione sbagliata delle droghe, e delle condanne, che ne
dovrebbero conseguire, oggi non è reato, tutto ciò che è legale ma non per
questo quello che è legale, è giusto, anzi la maggior parte delle volte ciò che
è legale, produce illegalità”. Io, comunque sia, rimango della “Mia Idea”; che
sarà pure un’idea idiota, però, è la “Mia Idea” Voi cosa ne pensate? Aspetto i
vostri messaggi.
[1]
“Legge Fini-Giovanardi:
Una
Risposta”
Il mio amico, Giuseppino Sotgia, mi ha chiesto di
pubblicare questa lettera che risponde al mio articolo pubblicato il 18 marzo
’14. In tale missiva dice: [2]“Antonio,
non credo che tu abbia molta familiarità intellettuale sulle “droghe leggere”
se poi scrivi che la marijuana, da assuefazione, in quanto questa, ne produce
meno di una caramella, agli zuccheri, che normalmente usi per addolcire il
caffe, di assuefazione, poi non è vero che le droghe leggere siano l'anticamera
per le droghe pesanti, ma è l'accomunamento di queste che ne produce a livello
intellettuale, un uso sistematico ed uguale anche se questo non lo è, mi spiego
meglio dicendo che tutte le droghe sono uguali, dico esattamente che quello che
produce una droga produce anche l'altra, e questo è assolutamente falso, per
poter morire di marijuana, bisogna fumarne almeno due chili contemporaneamente,
cosa impossibile per chiunque, mentre per andare in overdose basta infilarsi
due decimi di grammo in più di eroina, per provocare la morte, le condanne sono
uguali solo in Italia solo perché c'è questa confusione, su ciò che si parla,
non si può dare una condanna per spaccio di marijuana, come la dai ad uno che
spaccia cocaina, o eroina, gli ultimi due spacciano sicuramente la morte ma il
primo, no! poi io sarei più d'accordo ad introdurre una pena per chi spaccia
alcol, e il tabacco taroccato, in confezioni di 20 sigarette, più tosto che
dare una condanna a chi fuma marijuana, ma si sa la legge è fatta per creare
contraddizioni, per rendere legale ciò che piace alla borghesia, e che rende
guadagno immediato, il tabacco sin dal secolo scorso veniva prodotto dai
contadini che vendevano da
se, la maggior parte del raccolto, allora lasciarlo legale, era lecito ma per
intrappolarne il mercato con la scusa della regolamentazione, si è voluto
creare il monopolio di stato, ma per ciò che arrivava dal mercato estero si è
preferito dare un taglio, accusandolo di droga, anche se droga non è, dunque
passando al proibizionismo di certe mercanzie, e chiudendo tutti i negozi, che
fino al secolo scorso erano legali anche in Italia dove la gente andava e si
fumava la marijuana, anche conoscendo la storia stessa dei due prodotti si ha
una concezione più ampia e diversa, dunque anche le condanna in tribunale
dovrebbero tener conto di storia e analisi, delle sostanze, non di fantomatiche
uguaglianze prodotte solo dalla concezione del mercato di 200 anni fa, le
terapie di cura sono applicabili già in diversi stati anche Americani, ma ciò
non toglie che la diffusione dell'eroina che ha dato milioni di morti e che
veniva distribuita gratuitamente tra le file dei Nazisti che combattevano
contro i comunisti, non sia meno in legale, e che non viene usata come terapia
anche in Italia dove è considerata droga viene usata come medicinale, cosi
anche la morfina ed altre droghe, come dicevo su le scuse per accusare i
giovani sono molteplici ma le causali di riferimento arrivano sempre dalla
cultura di stato. Vengo alla conclusione che se la legge Fini-Giovanardi, fosse
stata corretta come dici tu avrebbe dovuto incarcerare anche tutti quelli che
fumano tabacco, che bevono alcol, e cosi via via per ogni cibo che produce
assuefazione che se iniziamo a fare una scala da 0 a 1000 sarebbe piena di
prodotti che sicuramente, fanno più male della marijuana, e che comunque
vengono vendute tranquillamente sul mercato o come medicinali o come comuni
alimenti, non solo le pene sono gravi rispetto al problema, ma accomunando le
droghe cosi come hanno fatto hanno prodotto la stessa affinità anche sul commercio,
dunque uno che spaccia marijuana, smette di vendere quel prodotto, e vende
eroina, e cocaina, in quanto è fonte di miglior guadagno, e se lo beccano la
condanna è la stessa a parità conviene più lo smercio della pesante, che non
della leggera, ecco perché in Italia è più facile trovare droga pesante, che
non la leggera, se continua questo accomunamento delle realtà diverse si
produrrà solo una concezione sbagliata delle droghe, e delle condanne, che ne
dovrebbero conseguire, oggi non è reato, tutto ciò che è legale ma non per
questo quello che è legale, è giusto, anzi la maggior parte delle volte ciò che
è legale, produce illegalità”. Io, comunque sia, rimango della “Mia Idea”; che
sarà pure un’idea idiota, però, è la “Mia Idea” Voi cosa ne pensate? Aspetto i
vostri messaggi.
Antonio Aroldo
“Legge
Fini-Giovanardi:
Una
Risposta”
Il mio amico, Giuseppino Sotgia, mi ha chiesto di
pubblicare questa lettera che risponde al mio articolo pubblicato il 18 marzo
’14. In tale missiva dice: [1]“Antonio,
non credo che tu abbia molta familiarità intellettuale sulle “droghe leggere”
se poi scrivi che la marijuana, da assuefazione, in quanto questa, ne produce
meno di una caramella, agli zuccheri, che normalmente usi per addolcire il
caffe, di assuefazione, poi non è vero che le droghe leggere siano l'anticamera
per le droghe pesanti, ma è l'accomunamento di queste che ne produce a livello
intellettuale, un uso sistematico ed uguale anche se questo non lo è, mi spiego
meglio dicendo che tutte le droghe sono uguali, dico esattamente che quello che
produce una droga produce anche l'altra, e questo è assolutamente falso, per
poter morire di marijuana, bisogna fumarne almeno due chili contemporaneamente,
cosa impossibile per chiunque, mentre per andare in overdose basta infilarsi
due decimi di grammo in più di eroina, per provocare la morte, le condanne sono
uguali solo in Italia solo perché c'è questa confusione, su ciò che si parla,
non si può dare una condanna per spaccio di marijuana, come la dai ad uno che
spaccia cocaina, o eroina, gli ultimi due spacciano sicuramente la morte ma il
primo, no! poi io sarei più d'accordo ad introdurre una pena per chi spaccia
alcol, e il tabacco taroccato, in confezioni di 20 sigarette, più tosto che
dare una condanna a chi fuma marijuana, ma si sa la legge è fatta per creare
contraddizioni, per rendere legale ciò che piace alla borghesia, e che rende
guadagno immediato, il tabacco sin dal secolo scorso veniva prodotto dai
contadini che vendevano da
se, la maggior parte del raccolto, allora lasciarlo legale, era lecito ma per
intrappolarne il mercato con la scusa della regolamentazione, si è voluto
creare il monopolio di stato, ma per ciò che arrivava dal mercato estero si è
preferito dare un taglio, accusandolo di droga, anche se droga non è, dunque
passando al proibizionismo di certe mercanzie, e chiudendo tutti i negozi, che
fino al secolo scorso erano legali anche in Italia dove la gente andava e si
fumava la marijuana, anche conoscendo la storia stessa dei due prodotti si ha
una concezione più ampia e diversa, dunque anche le condanna in tribunale
dovrebbero tener conto di storia e analisi, delle sostanze, non di fantomatiche
uguaglianze prodotte solo dalla concezione del mercato di 200 anni fa, le
terapie di cura sono applicabili già in diversi stati anche Americani, ma ciò
non toglie che la diffusione dell'eroina che ha dato milioni di morti e che
veniva distribuita gratuitamente tra le file dei Nazisti che combattevano
contro i comunisti, non sia meno in legale, e che non viene usata come terapia
anche in Italia dove è considerata droga viene usata come medicinale, cosi
anche la morfina ed altre droghe, come dicevo su le scuse per accusare i
giovani sono molteplici ma le causali di riferimento arrivano sempre dalla
cultura di stato. Vengo alla conclusione che se la legge Fini-Giovanardi, fosse
stata corretta come dici tu avrebbe dovuto incarcerare anche tutti quelli che
fumano tabacco, che bevono alcol, e cosi via via per ogni cibo che produce
assuefazione che se iniziamo a fare una scala da 0 a 1000 sarebbe piena di
prodotti che sicuramente, fanno più male della marijuana, e che comunque
vengono vendute tranquillamente sul mercato o come medicinali o come comuni
alimenti, non solo le pene sono gravi rispetto al problema, ma accomunando le
droghe cosi come hanno fatto hanno prodotto la stessa affinità anche sul commercio,
dunque uno che spaccia marijuana, smette di vendere quel prodotto, e vende
eroina, e cocaina, in quanto è fonte di miglior guadagno, e se lo beccano la
condanna è la stessa a parità conviene più lo smercio della pesante, che non
della leggera, ecco perché in Italia è più facile trovare droga pesante, che
non la leggera, se continua questo accomunamento delle realtà diverse si
produrrà solo una concezione sbagliata delle droghe, e delle condanne, che ne
dovrebbero conseguire, oggi non è reato, tutto ciò che è legale ma non per
questo quello che è legale, è giusto, anzi la maggior parte delle volte ciò che
è legale, produce illegalità”. Io, comunque sia, rimango della “Mia Idea”; che
sarà pure un’idea idiota, però, è la “Mia Idea” Voi cosa ne pensate? Aspetto i
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Antonio
Aroldo
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[1] Tutti i
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[2]https://www.facebook.com/antonio.aroldo.7/posts/10201769872230455?comment_id=5578403&offset=0&total_comments=1&ref=notif¬if_t=share_comment
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