L’ex Pm, Antonio Ingroia, che si sta oggi occupando dell’amministrazione
commissariata della “Società d’Informatica”- “Sicilia e Servizi”[2]
(che si occupa dell’Informatizzazione dei Tribunali siciliani), lo scorso 25
mar. 14, ha licenziato ben 16 dipendenti, perché imparentati con politici e
mafiosi
tra questi anche la figlia del famoso Boss mafioso Giovanni Bontade. Tutto ciò,
però, non ci deve stupire. Noi, infatti, siamo in un paese (l’Italia) in cui,
come ha giustamente [3]ricordato
la
parlamentare
“5 Stelle” Giulia Sarti- intervenuta alla presentazione del Libro “I Panni
Sporchi della Sinistra”- che un giorno
di qualche anno fa incontrò Walter Veltroni che era impegnato in un “Comizio
Elettorale a Bologna e gli chiese quale fosse il motivo per cui, il “PD” in
Sicilia (elezioni
del
2008), avesse candidato una persona come Vladimiro Crisafulli che, qualche
tempo prima, era stato ripreso, tramite un’intercettazione video, mentre si
abbracciava e si baciava con un “Boss di Cosa Nostra” di nome Bevilacqua; la
sorprendente risposta di Veltroni, a questa annosa problematica, fu: “Noi
Dobbiamo Garantire Tutti”.
Antonio
Aroldo
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