[2]Ermanno
Sangiorgi, alla fine del 19° Secolo, era il Questore di Palermo. Il Nostro
Primo Protagonista, in realtà, era nato in Emilia-Romagna, e da quando si era
trasferito in Sicilia- il Suo Sanguigno Carattere da Romagnolo Doc, si era
sempre dovuto scontrare con la Mafia delle Origini. Un’Organizzazione, questa,
che all’epoca molti, consideravano soltanto Piccole Bande slegate fra loro, ma
che invece, stava crescendo sempre di più estendendo la Sua Rete. Il primo a
capire tutto ciò, fu proprio il suddetto funzionario dello Stato. Egli,
infatti, aveva già lavorato in altre Città dell’Isola e aveva cominciato a
intuire tutto. Sangiorgi, quando arrivò nella Sua Sede Palermitana, si trovo in
mezzo a una vera e propria Guerra tra Mafiosi che insanguinava tutte le Strade
della Zona. Nel suo primo caso, tanto per fare un esempio, dovette subito
combattere con il Muro d’Omertà tipico di quel mondo. Un’Azienda Agricola che
produceva Agrumi, tanto per esser chiari, era stato teatro di un Omicidio. Le
Famiglie Nobili del Posto, difatti, non parlavano. L’Eroe di questa Storia,
però, non si arrese e alla fine trovò qualcuno che parlava e si chiamava
Francesco Siino. Questo Confidente, in realtà, non disse tantissimo
(soprattutto quello che conveniva a lui), ma è già moltissimo per gli Standard
del periodo. egli, cioè, iniziò a delineare una Compagnia d’Amici, ma poi passò
a descrivere una Società Segreta organizzata su base Provinciale e Regionale
con Capi e Sotto-Capi con lo scopo di Gestire le Attività Illecite e di
Taglieggiare il Territorio. Queste dichiarazioni, in altre parole, fecero
arrestare tantissime persone che provenivano da tutti i Livelli Sociali. Il
Processo iniziò nel 1901 e si concluse con l’Assoluzione di tutti quanti.
Siino, per chiarirci, aveva ritrattato ogni cosa. Le Inchieste del Nostro
Poliziotto, in poche parole, furono archiviate da un Procuratore Generale che
si permise di dire che la Mafia non esisteva e fece trasferire il Questore. Una
Pratica, questa, che abbiamo già incontrato nel nostro cammino. L’altro
personaggio di tale vicenda, invece, fu ucciso in circostanze misteriose.
Antonio Aroldo
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