[2]Il
Grande poeta greco Omero, descrive Efesto l’armaiolo degli Dèi, come una
persona Zoppa. Egli, infatti, era sempre accompagnato da due splendide
fanciulle che sorreggevano, l’avvenente “Dio” della Cultura greco-romana, per
sotto le braccia. Costoro, così dicevano quelle bellissime pagine, camminavano
come “Fanciulle”, avevano pensieri e parole, ossia pensavano proprio come
fanciulle. Esse, infine però, avevano la “Pelle Lucida come il Metallo”. Quelle
due ancelle, in altri termini, erano Androidi. Loro, però, non sono mica gli
unici Esseri Meccanici descritti nell’antichità. I [3]Cherubini,
difatti, erano piccole Astronavi collegate al Kavod di Jaweh o Giganteschi
Robot. La bibbia, difatti, di essi dice che portarono in Aria, con le loro
possenti ali, il Re Davide nel bel mezzo di una grande battaglia con il Nemico.
Una cosa, questa, compiuta producendo un grandissimo frastuono. Un altro aggeggio
molto importante è [4]l’Efod:
un Pettorale finemente Lavorato con gemme preziose che serviva a gestire anche
a grande distanza l’immenso Potere della Cosiddetta “Arca dell’Alleanza”. Essa,
per chiarirci, doveva stare a più di un kilometro di distanza dal popolo per
Sicurezza.
Antonio Aroldo
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