“Un
Lago Macchiato di Sangue”
[2]Le
morti, però, non finirono di certo lì. Un’altra vittima di quell’assurda caccia
assassina, infatti, fu
una
delle staffette della 52° brigata, Natalina Chiappo. Anche lei, come Annamaria Bianchi,
era amica della Gianna e anche lei, forse, aveva visto o sentito qualcosa che
non doveva, oppure anche lei, si era messa a fare qualche domanda in più sulla
scomparsa dell’amica. I corpi della Bianchi e della Chiappo, difatti, furono
ritrovati nel lago di manzoniana memoria, a distanza di pochissimo tempo l’uno
dall’altro. Tutte morti e sparizioni, che secondo gli organi di stampa, erano
da imputare, sicuramente, alle molte vendette incrociate tra fascisti e antifascisti,
che proprio in quel periodo, sporcavano di sangue tutto il territorio italiano.
Antonio Aroldo
Nessun commento:
Posta un commento
Commentate tutto e passate Parola