[2]Giordano
Bruno, a un certo punto del suo infinito Calvario Giudiziario, incontrò un
altro Terribile Inquisitore e cioè il Gesuita Giuseppe Bell’Armino. I suoi Capi
d’Accusa, in altre parole da quel momento, si fecero molto più duri e
pertinenti. La Sottocommissione incaricata di studiare, infatti, aveva acquisito
nuovi elementi. Il nostro protagonista, dal canto suo per difendersi, usò sempre
la medesima tecnica. Egli, difatti, ammise qualcosa e negò il più possibile. Le
sue Analisi, per sua stessa ammissione, riguardavano il Campo della Filosofia e
non quello della Teologia.
Antonio Aroldo
Nessun commento:
Posta un commento
Commentate tutto e passate Parola