“Il Regno della Felicità”
I
Monarchi Napoletani, non soltanto, offrivano la Propria Protezione e la
cosiddetta Dote per i “Promessi Sposi” della Comunità di San Leucio, ma anche
delle magnifiche Case con dei Meravigliosi Colori Pastello che aggraziavano l’intero
paese con le loro Bellissime Tinte e che, sono tuttora, visibili nella zona. I Borboni
infine, sempre in quel determinato territorio, misero in piedi uno speciale
allevamento di Cavalli. Essi, infatti, fecero incrociare, in maniera scientifica
proprio, le migliori razze equine del Mediterraneo con quelle della Campania. Un
esperimento, questo, che in poco tempo diede vita alla “Real
Razza di Persano”. Un tipo di Cavallo, questo, molto famoso ancora oggi in
tutta Europa.
Antonio Aroldo
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“La Lupa dalle Zampe Sporche”
“Una
Festa per Pochi Intimi”
Pio
IX, poco prima di morire- come vi ho già detto, indisse il cosiddetto “Anno
Santo”. L’apertura di questo Giubileo fu fatta l’11 febbraio 1875 e si svolse a
“Porte Chiuse”. La cosiddetta “Porta
Santa”, cioè, non venne proprio “Aperta” e tutto il Clero Cattolico fu “Chiuso
in Preghiera”. Tutto ciò portò, ovviamente, a una scarsa affluenza di
Pellegrini che dovettero anche pagare per la visita alle Basiliche Patriarcali
per 15 giorni. Visitatori, questi, che andarono, soprattutto, per motivi
politici, non religiosi. Tra le poche persone che andarono, ricordiamo infatti,
il Sindaco della Città di Dublino e la Regina di Svezia Giuseppina Massimiliana.
Antonio Aroldo
Un’altra
arma molto potente, e il cui utilizzo s’inizio a vedere durante la Guerra
Civile Americana, fu il Fucile a canne mozze. Tutte queste armi, tanto per
farla breve fecero la fortuna dei due Eserciti Contendenti. Questo perché li
dettero maggior forza durante gli assalti delle cosiddette “Cariche”. La più
famosa di queste fu la Carica di Pickett. Essa, infatti, venne effettuata con
tanta destrezza da risolvere la Battaglia di Gettysburg che durava ormai da ben
quattro giorni e quindi, se così si può dire, l’intero conflitto bellico. Essa,
in altre parole, fu l’ultimo grande scontro di quella Carneficina Fratricida.
Antonio Aroldo
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“A un Passo dall’Inferno”
Un
antico proverbio dei Cheyenne diceva che “Bisognava Rimontare sempre sul
Cavallo che ti ha Sbalzato”. Un principio, questo, che se vogliamo, fu adoperato
anche dalla Banda di Pellerossa che
uccise il Maggiore Eliot e a tutti i suoi uomini che furono, come vi ho
già detto, orrendamente mutilati. A qualche soldato, infatti, fu reciso il Pomo
da Adamo, a qualche altro furono tagliate le Mani e ad altri, invece, furono
tranciati i Piedi. Tutto ciò, infine, fu
un orrendo preludio per la Battaglia del Fiume Little Bighorn.
Antonio Aroldo
https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_Little_Bighorn
“Una Vergine nelle Mani Sbagliate”
La
Villa del Marchese Ugo Montagna era situata nei pressi di Torvaianica, e più
precisamente, nelle vicinanze della Frazione di Capo-Cotta. Le analisi di
laboratorio, sul Cadavere della nostra protagonista, appurarono, inoltre, che
nell’intestino di quella giovane ragazza, c’era un tipo di sabbia specifico
della suddetta zona e non della spiaggia di Ostia. Wilma, quindi, realmente
morì nel luogo in cui è stato ritrovato il suo Corpo o comunque lì vicino. La domanda,
in altre parole, nasce spontanea: come ha fatto la vittima a spostarsi da un
posto a un altro senza grandi problemi? La morta infine, questo è bene
ricordarlo, era ancora “Illibata”, merce pregiata per i Festini del Nostro
Nobile.
Antonio Aroldo
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“Uno Sposalizio Moderno in pieno
Settecento”
La
costituzione della Comunità Napoletana di San Leucio, come vi ho già detto una
volta, prevedeva i Matrimoni per Amore. I Fidanzamenti, infatti, erano
ufficializzati in una maniera molto particolare. Il fidanzato, tanto per farla
breve, doveva offrire alla Ragazza, pubblicamente (davanti a tutti), un Mazzo
di Fiori. La Fidanzata, dal canto suo, doveva, invece, accettare o rifiutare
questa pubblica offerta; se questa era accettata, allora, l’“Unione” poteva
essere celebrata sotto la “Protezione” e la “Benedizione” dei Monarchi
Napoletani; se al contrario il Dono era rifiutato, ciò che era successo, non doveva
essere motivo d’“Inimicizia” tra la Famiglia dello Sposo e della Sposa.
Antonio Aroldo
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“La Lupa dalle Zampe Sporche”
“Morire
in Una
Prigione Dorata”
Papa
Pio IX morì nella città del Vaticano il 7 febbraio 1878. Il suo Pontificato fu
uno dei più longevi della Storia Moderna. Esso, infatti, durò, per esser
precisi, 31 anni, 7 mesi e 23 giorni. Il suo inizio, difatti, risale al 16 giugno
1846. Egli non accettò mai la Sua Prigionia Dorata, perché considerava Roma
Patrimonio Esclusivo della Chiesa Cattolica e come tale era gestita da lui. Il Governo
Italiano, invece, non soltanto si era preso l’intero Territorio Romano, ma
nella Legge delle Guarentigie, aveva previsto l’intervento delle Forze dell’Ordine
all’interno dei Sacri Palazzi, se si avessero avuti forti sospetti di qualunque
cosa.
Antonio Aroldo
“I Giorni della Grande Infamia”
L’esercito
del Generale statunitense George Armstrong Custer, il 27 novembre 1868, attaccarono
violentemente l’accampamento invernale del popolo Cheyenne che si trovava sulle
sponde del Fiume Washita situato vicino al territorio di Oklahoma City. I
Soldati, comunque sia, uccisero quasi tutti i Guerrieri e sequestrarono le
donne ed i bambini tenendoli in ostaggio, finché la suddetta tribù, non decise
di ritornare nella misera riserva accettando le condizioni dei Bianchi. Il
nostro protagonista, infine, accompagnò lui stesso gli indiani in quel
maledetto ghetto e lo fece facendosi scudo delle loro stesse famiglie.
Un’infame azione da Vigliacchi che fu ripetuta sia all’entrata, che all’uscita
della zona preposta. La vendetta indiana, però, non si fece attendere. La
Compagnia del Maggiore Eliot, infatti, fu completamente trucidata e a ogni uomo
mancava qualche pezzo del Corpo.
Antonio Aroldo
“La Testimone dei Nobili Baccanali”
La
Vicenda Montesi, ormai l’abbiamo capito, fu composta da molti elementi e da altrettanti
personaggi. Uno di questi fu una certa Annamaria Moneta-Caglio. Costei era una
giovane ragazza di Buona Famiglia con il sogno di fare un film e di sfondare
nel Cinema o nello Spettacolo. La sua Occasione, tanto per farla breve, le si
presentò, o almeno ai suoi occhi, quando fu contattata dal giornalista Silvano
Muto che la indusse a parlare e a raccontargli parecchie cose su un certo “Festino”
a cui lei aveva partecipato. Questa particolare
festa si era tenuta nella villa del Marchese Ugo Montagna. Costui, miei cari
amici, era un Faccendiere e un grande organizzatore di feste, alle quali
invitava, sempre, Politici, Imprenditori, Uomini d’Affari e Belle Donne per
farseli Amici e chiederli Favori di ogni tipo. Richieste, queste, a cui non si
poteva dir di No! Queste Serate inoltre, erano innaffiate da fiumi d’Alcol e di
Droga. Wilma, secondo la suddetta testimonianza, era intervenuta a uno di
questi particolari raduni, proprio la Sera in cui era Morta. Lei, infatti, l’aveva
vista di sfuggita e poi riconosciuta sulle foto dei giornali.
Antonio Aroldo
“La Rivoluzione nel Mondo delle
Pistole”
Un’altra
arma molto potente e piuttosto in voga durante la Guerra Civile Americana, fu
un nuovo tipo di pistola col tamburo. Sto parlando, cioè, del cosiddetto “Revolver
a 6 Colpi”. Esso, infatti, fornì a tutti i Soldati una maggior potenza di fuoco
e, quindi di precisione. Costoro, in altre parole, si trasformarono, in maniera
definitiva, in pericolosi pistoleri. Le possibilità di colpire i bersagli
preposti, in pratica, aumentarono in modo esponenziale. Le cosiddette Sciabole,
ormai, erano adoperate soltanto dai Graduati per dirigere gli scontri o gli
assalti. Tutto questo, tanto per farla breve, significò molti più morti su ogni
Campo di Battaglia.
Antonio Aroldo