[2]L’Infallibile
Pio IX, in realtà, non si limitò soltanto a una ristrutturazione di facciata
della Roma Papale, ma fece anche una Cruenta repressione di tutti i Moti Insurrezionali
che tentavano d’anticipare l’italianizzazione della Città e di tutto il Lazio. L’esercito
pontificio, infatti, il 23 ottobre 1867, dette un forte segnale in tal senso. I
suoi uomini, difatti, arrestarono il gruppo dei fratelli Cairoli bloccato a
Villa Glori. Quattro giorni dopo, poi, ci fu la disperata insurrezione nel
Lanificio Ajani con lo sterminio dei rivoltosi compiuto dai cosiddetti “Zuavi” [3](un
battaglione internazionale di volontari formato da francesi, belgi, olandesi
specialisti nell’arte della Guerra e che avevano il compito di difendere il
Papato dagli attacchi del nascente Regno d’Italia) e dalla “Gendarmeria
Pontificia”. Il Vaticano, in tutto ciò, ebbe pure la fortuna sfacciata d’avere
l’aiuto di Napoleone III che sconfisse Garibaldi nelle Paludi di Mentana il 3 novembre
successivo, ma con il fondamentale soccorso della Guardia Nobile.
Antonio Aroldo
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