Spezzato
il Giogo della Bieca Ignoranza della Politica”
La
“Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”,
lo scorso 28 Agosto 2012, aveva dichiarato incoerente la cosiddetta
“Legge 40”. Quella, cioè, che impediva la “Fecondazione Artificiale in Vitro”,
la
“Diagnosi Prenatale Prè-impianto” e la
“Fecondazione Assistita Eterologa”, ossia con l’aiuto di un “Donatore Esterno”
alla Coppia. La Corte, infatti, ha trovato questi due punti in netta
contradizione con l’“Articolo 8” della “Convenzione Europea dei Diritti
dell’Uomo” che tutela la Vita Privata e Familiare dell’Uomo; è in questo modo,
infatti, che Strasburgo ha accolto il ricorso di una coppia italiana. Tale
coppia, infatti, era “Portatrice Sana” di “Fibrosi Cistica”; cosa, che, al
momento, si può risolvere soltanto con la diagnosi pre-natale. Tale diagnosi,
infatti, permette di scegliere un embrione non malato. Una scelta, questa, mai
accettata dalla “Legislazione Italiana”. La Legge 40, prescriveva che, se
l’embrione, dopo l’impianto si fosse rivelato non sano, poteva essere buttato tramite
aborto terapeutico. Un’insostenibile contradizione, alla quale la suddetta
corte, ha cercato di porre rimedio. La
Legge 40, però, non è stata attaccata anche da altre sentenze di tribunali
ordinari italiani che pian piano hanno scardinato molti altri punti della
legge. La Corte costituzionale italiana poi, lo scorso 10 aprile 2014, ha
“Cassato” l’intero impianto della legge. Una sentenza, insomma, che obbliga il
nostro paese a modernizzarsi allineandosi con gli altri Stati del mondo.
Negl’altri Paesi, infatti, esiste la fecondazione eterologa, la fecondazione
artificiale in vitro e quant’altro per le coppie sposate o conviventi, in altri
anche per i single. Negli Stati Uniti, poi, esistono profonde differenze tra
Stato e Stato. Generalmente è ammessa sia l’inseminazione omologa, che
eterologa. In California e in qualche altro Stato è ammesso l’utero in affitto.
Io, personalmente, sarei d’accordo con una legislazione di tipo anglo-americana.
La conclusione del mio discorso, però,
non è questa; prima di chiudere, infatti, voglio raccontarvi le parti
essenziali di un episodio di una serie televisiva americana chiamata: “Everwood”.
In questo specifico episodio, la barista del paese di 25-30 anni dà il proprio
utero in affitto a una donna single di circa 65 anni, non vi sembra un po’ strano?
Io spero che gli autori abbiano voluto rappresentare un “Caso Limite” per porre
il problema, perché se non fosse così, allora poveri bambini. Voi, di tutto
ciò, cosa ne pesate? Aspetto le vostre risposte!
Antonio Aroldo
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