consiglio
Regionale della Lombardia, dovrebbe essere messo in galera, solo per ciò che
hanno rubato, non lasciarli li, a continuare la destabilizzazione, con le loro
menti malate, quel poco di buono che ancora si può salvare, se questi
continuano cosi ci sarà anche il referendum per tassare le tangenti, anche
quelle sono esenti tasse, dunque legalizzandole ci sarebbe nuovo ossigeno, per
lo stato, (visto che l'ossigeno per lo stato non sono le persone ma solo una
fonte dove poter ricavare denaro sporco.) Già abbiamo visto come è andata per
il mercato delle scommesse, slot-machine, i debiti delle tasse di questi
delinquenti le dovremo pagare noi, visto che a loro è stato eliminato. Antonio
ti chiedo di riflettere su ciò che posti. Io, nel frattempo, ho risposto: “Voglio
solo garantire chi lo fa liberamente,
con un po’ di vera protezione, Sbaglio”? E poi continuo dicendo: le
prostitute, prima della legge Merlin, erano, sempre se non ho sentito
sciocchezze a Porta a Porta di qualche anno fa, sempre sotto controllo medico!
Sotgia, a tali osservazioni, ha risposto dicendo: Le prostitute, adesso sono sempre dai medici,
perlomeno chi fa ciò per libera scelta, chi è costretta non ci va, e vorrebbe
vedere la sua vita, e quella degli altri distrutta, e se dai un medico, ad una
prostituta che è costretta a fare quella vita, e la costringi a visitarsi,
invece, di abbandonare quel Lavoro". Egli, in breve, afferma: “non penso
che sia migliore di un pappone, sia che sia stato, regione, comune, non bisogna
confondere le realtà per scoppi di lucro”. Egli, inoltre, mi ha dato preziosi
consigli sulle foto da mettere nel mio articolo dicendomi: “Queste sono le foto
di Donne costrette alla
Figura 2 immagine gentilmente
offerta da Giuseppino Sotgia
|
prostituzione.
Egli, poi, ha detto, rincarando la dose, “Queste sono foto di donne costrette
alla prostituzione; se poi anche lo stato autorizza questo, questi poliziotti
invece di identificare, e capire chi è il pappone, saranno costretti a
proteggere entrambi. Egli, infine, afferma: “Poi se uno va a prostitute e si
ammala, saranno pure fatti suoi, non mi pare che sia tu a consigliarli di
andare a puttane, intanto poi il conto dell'ospedale, non sarà pagato da lui,
ma da tutti quanti, sia che sia in una casa di prostituzione, che sia in una
strada, il conto lo pagherà sempre la comunità, e nulla cambierà se non che le
tasse che lo stato ruberà anche a quelle persone, che poi si sentiranno
garantite, a rovinare chiunque pur di garantirsi un'entrata salariale extra. E
non mi dire che gli uomini sono tali per andare a puttane, perché anche le
donne sono donne, e non puttane, nella vita ci sono quelli che vanno a donne, e
quelli che vanno a prostitute, due cose differenti solo nella concezione
personale di chi compie tali atti. Il discorso di Sotgia, in ultima analisi,
chiude la questione postandomi le fonti in cui ci sono le prove di ciò che mi
ha prontamente descritto, ed evidenziando, che i posti per il controllo delle
prostitute, ci sono già in Italia, sempre controllati dalla mafia. Essi,
dice Sotgia, “ogni tanto non pagano la protezione, e allora incorrono nei
controlli”. Il discorso di Sotgia, insomma, mi aveva quasi convinto, ma io
stavo pensando a qualcosa di chiaro, limpido, alla luce del sole, che
escludesse la mafia, la criminalità da questo lucroso affare. Voi, di tutto ciò, cosa ne pensate? Aspetto,
con grande ansia, le vostre gradite
risposte.
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