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“Un Pellerossa Santificato dalla Croce
Cristiana”
Cavallo
Pazzo non era certo l’unico Grande Guerriero convolto nella Battaglia di Little
Bighorn. In quel feroce scontro, infatti, un nostro vecchio amico; sto
parlando, cioè, del Famoso Alce Nero che lo scorso 29 dic. 17- grazie al Sinodo
dei Vescovi Americani e a Papa Francesco, ha intrapreso la strada per diventare
Santo. Egli, difatti, nell’ultima parte della sua vita, si era avvicinato alla
Fede Cattolica, diventando un fervente cattolico.
Antonio Aroldo
“La Buona Maniera dei Nobili
Tovaglioli Inglesi”
I
Commensali del 500 Inglese dell’epoca dei Tudor, quando si sedevano per il
Pranzo, non appoggiavano i Tovaglioli delicatamente sul grembo come nel Film
Pratty Woman, o intorno al bavero- come fanno oggi le Classi Popolane, ma bensì
sulla parte alta della Spalla Destra, ossia proprio come le Madri per
proteggere i loro Vestiti dal Rigurgito dei propri Neonati. In tal modo, per
esser chiari, lo si poteva afferrare facilmente per pulirsi le mani o la bocca
dopo aver mangiato un qualsiasi piatto.
Antonio Aroldo
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“La Lupa dalle Zampe Sporche”
“La
Moglie Corrotta”
Gli
Europei e gli Italiani in particolare, nel 1247, dovettero affrontare un Nemico
Insidioso e Spietato. Sto parlando, cioè, della Peste. La gente, per dirla in
parole povere, vide la Morte in Faccia con non mai; la Decimazione di tutto il
Popolo, nello stesso tempo però, fece in modo che tutta la Ricchezza si
concentrasse e che le persone riscoprissero il Gusto della Vita e del Piacere. L’Amore
per le cose belle, per chiarirci, diventò una Regola, uno Stile di Vita. Il Vaticano,
purtroppo, non seppe dire di No(!) a tutto questo e si circondò di molto Sfarzo
e di molto Lusso. Una Bellezza, questa, che però, Corrompeva l’Animo. In un
certo senso, e come se la “Sposa di Cristo” avesse ceduto alle Lusinghe del
Demonio nel Deserto.
Antonio Aroldo
Francesco
II di Borbone, figlio di Francesco-Ferdinando e di Maria-Cristina di Savoia, fu
l’ultima monarca del Regno di Napoli. Egli, nella breve durata, del suo regno,
fu autore di molte riforme in ambito giudiziario e dell’Agricoltura, tanto da
essere ricordato ancora oggi dal popolo napoletano, con l’affettuoso nomigliolo
di “Franceschiello”. Egli morì il 27 dic. 1894 dopo esilio forzato per la
conquista savoiarda.
Antonio Aroldo
“Sotto una Pioggia Mortale”
Il
famoso episodio della “Pallottola Magica”, di cui abbiamo già discusso, accadde
nella Battaglia di Mumberth Hille e coinvolse il 5° New Jersey. I Lanceri di
Rush, durante quel determinato giorno, organizzarono una Carica che era un meraviglioso
spettacolo soltanto a vedersi. Essi, infatti, si lanciarono sul Nemico come
tanti Diavoli Assatanati uscendo da un boschetto situato lì vicino ondeggiando
con i loro vessilli color del Sangue. L’esercito Sudista, quando vide quella
Sanguinaria Folla di Soldati Nordisti, se la Diede a Gambe Levate. Gli
Unionisti, quando videro la reazione della Controparte, organizzarono subito un
Bombardamento Infernale.
Antonio Aroldo
“Le Conclusioni di una Triste Storia”
“Io
Vado alla Festa, alla quale tu non volevi portarmi”, questo era il testo della
Cartolina che, Wilma Montesi, inviò a Potenza dal Fidanzato Poliziotto. Il Futuro
Marito della nostra Protagonista, infatti, faceva parte, molto probabilmente,
della Cricca di Ugo Montagna e di Tommaso Pavoni. Questo è il Motivo per cui,
una giovane ragazza di Buona Famiglia, si trovò in quel Brutto Guaio ed ecco perché
il fidanzato, appena vide il Cadavere, disse spontaneamente: “Me l’hanno
Ammazzata”! Una cosa, questa, che lo portò anche alla Definitiva Rottura con la
Famiglia Montesi che non lo vollero vedere neppure col Cannocchiale.
Antonio Aroldo
“La Trappola Scatta”
Jean
Martines, ossia Giovanni Martini, si era arruolato nell’esercito americano, non
soltanto per 13 dollari della Paga Militare, ma anche per il Gusto dell’Avventura.
Egli, in altre parole, non avrebbe mai pensato di vedere morti tutti i suoi
Compagni nella Battaglia di Little Bighorn. Andiamo, però, avanti con ordine. Il
Maggiore Reeno, con i suoi 90- mentre il Generale Custer cercava un punto per
Guadare il Fiume situato vicino al Villaggio Indiano, era nella Valle pronto ad
attaccare. I Soldati americani, però, non sapevano che, i Guerrieri Indiani in
realtà, erano nascosti nelle tende a riposare, ma praticamente pronti a
Combattere a ogni Cenno di Scontro. Uno di loro era “Cavallo Pazzo, il più
famoso Guerriero Dakota.
Antonio Aroldo
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“Un Disubbidiente in Camicia Nera”
Dino
Grandi discuteva sempre con Benito Mussolini su ogni dannata cosa. Il Grande
Graduato del Fascismo, una volta per esempio, si mise a incalzare il Capo su
una cosa molto particolare e abbastanza stupida. Il Sottoposto, infatti, si
permise di dire che Achille Starace, suo Collega, era un Cretino. Il Duce, a un
certo punto dell’Infervorata Discussione, non né poté più e disse, in maniera
Stizzita: “Sì va bene, sarà pure un Cretino, ma per lo meno lui, è Obbediente”!
Antonio Aroldo
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“Una Mamma Perfetta nella Nobiltà
Rinascimentale”
Isabella
D’Este era una Donna molto colta e intelligente, molto probabilmente, perché
sua Madre Eleonora D’Aragona, era anche lei una persona amante della Cultura e
Sensibile. Una Madre Perfetta, per esser chiari, tanto da educare e veder
Crescere non solo i suoi Figli in maniera molto premurosa, ma si occupò con
Affetto Materno anche dei Figli Illegittimi del Marito, Ercole D’Este,
facendoli crescere in Casa sua come se fossero stati suoi fin dall’inizio.
Antonio Aroldo
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“La Lupa dalle Zampe Sporche”
“Una
Trave Dorata negli Occhi dei Predicatori”
La
Nobile Famiglia del Grande Ippolito D’Este, Cardinale e Ambasciatore del
Vaticano- mentre si svolgeva il Concilio di Trento, dava nella sua Villa grandi
feste immerse nel Lusso più Sfrenato, ossia nuotando proprio in quelle cose
che, i “Padri Conciliari Cinquecenteschi”, aborrivano, odiavano, almeno così
dicevano, con tutte le loro forze. Questa Famosa Casata, in altre parole,
diventò, per esser chiari, l’archetipo perfetto della Parabola Evangelica della
Pagliuzza e della Trave.
Antonio Aroldo