“Le Battaglie Politiche di un Fine
Patriota”
Lincoln,
entrò in politica con idee ben precise. Egli, infatti, voleva uno Stato
Centralizzato, Forte e Unito che bloccasse le spinte autonomiste del Sud che
andavano a calpestare gli interessi del nord. I Sudisti, difatti, prosperavano
grazie a precisi accordi commerciali con la Gran-Bretagna. Il futuro Presidente,
invece, aveva intenzione di ridistribuire le Ricchezze creando un sistema di
Barriere Doganali. Questo programma politico, infine, fu portato avanti con
forza anche quando, nel 1858, decise d’entrare a far parte del Partito
Repubblicano che aveva posizioni decisamente anti-Schiaviste. Il nostro
protagonista, su tale questione però, ebbe, almeno all’inizio, un pensiero più
moderato. Egli, cioè, voleva concedere la “Libertà” agli Afro-Americani che si
trasferivano nel “Far West” o che si arruolavano
nell’esercito, ossia come fece Washington, all’epoca della “Guerra
d’Indipendenza”: una “Pura Mossa Politico-Elettorale”, questa, che gli fece
guadagnare parecchi voti anche nel mondo sudista e che, lo dice la Storia, fu
ben presto dimenticata o quanto meno mai attuata. L’attore principale di questo
Momento Storico, oppure, aveva, forse, intuito che, per l’Integrazione
Socio-Culturale, ci vuole Tempo e voleva fare il Primo Passo!
Antonio Aroldo
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