[1]
“Una Lugubre Aria chiamata Fascismo”:
“Il
Delitto Matteotti”
[2]Ordine,
Disciplina e Treni in Orario, nello Stato Fascista, erano soltanto una ridicola
facciata da propinare a chi veniva da fuori. La realtà quotidiana, invece, era
tessuta, purtroppo, con dolore e sofferenza e magistralmente condita con botte
e olio di ricino. Qualcosa di terribile, quindi, che iniziò a concretizzarsi,
in maniera brutale davanti agli occhi dei nostri nonni, con l’uccisione del
deputato socialista Giacomo Matteotti [3](Fratta
Polesine- provincia di Rovigo[4],
22 maggio 1885 – Roma, 10 giugno 1924); morto, dicono i documenti, perché agli
esordi di un’epoca di grande oscurantismo, lui ebbe il coraggio di affermare
con forza ciò che pensava. Qualcosa, insomma, di sempre più raro nella nostra
Realtà Contemporanea.
Antonio Aroldo
[1] Tutti i
Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] Dentro
la resistenza: Video del 24 marzo 2015: Ore 21:29
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Matteotti
[4] https://www.youtube.com/watch?v=3ckvhw4xcrU
https://www.youtube.com/watch?v=3ckvhw4xcrU
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