“Uno Speranzoso Lampo nel Buio”
Fra
le Renne di Babbo Natale, c’è ne una che è molto importante. Questo Bellissimo
Animale, almeno secondo la Leggenda, si chiama Rufus. La nostra protagonista,
almeno a sentire i Canta-Storie (i Menestrelli) più informati, ha una stupenda
peculiarità. Essa, infatti, ha un Naso Rosso, grosso quanto una Pallina da Tennis.
Quella specifica parte del Corpo, tanto per farla breve, s’illumina la Magica
Notte durante il Fatato e Meraviglioso Viaggio per portare i Doni a tutti i
bambini del Mondo. Questa Meravigliosa Renna, cioè, dà la Direzione a tutte le
altre, ma è anche una Luce di Speranza per i Sogni dei Piccoli per l’Anno
Nuovo.
Antonio Aroldo
“La Casa Persiana dei Magici
Portatori di Doni”
L’unico
Vangelo che parla dei “Re Magi” è quello
attribuito a San Matteo. Questo particolare testo, tanto per chiarirci, narra
di queste “Figure” in soli 12 versetti, e dice sostanzialmente, che arrivano
dal Mondo Orientale. Le Informazioni Verificabili, purtroppo, si fermano qui. L’autore
(o gli Autori), infatti, dice soltanto che seguirono una Stella in Cielo per
arrivare a Yeoshua Ben Joseph. Pochissime cose, in altri termini, che, poi, col
passare del tempo, si sono arricchite con moltissime leggende a cominciare dai
nomi e dal loro numero. Alcuni Studiosi, recentemente, hanno evidenziato che,
questi “personaggi”, potrebbero essere venuti dalla Persia e non dalla
Babilonia. I Culti Pre-Cristiani, come lo “Zoroastrismo”, sono stati più
radicati, lì, che in altri Paesi.
Antonio Aroldo
[1]
“Un Profetico Rifiuto”
La
Morte, la Lapidazione di Santo Stefano fu presenziata, guidata da alcuni membri
del Sinedrio della Città di Gerusalemme che l’accusavano di dire solo Bugie. Fra
di loro c’era anche Saul di Tarso, ossia San Paolo. Il nostro protagonista,
alla fine pero, non volle partecipare direttamente all’evento. Egli, forse,
aveva già letto nel Cuore dell’uomo e dei suoi compagni e aveva visto che era
Puro. La Sua Famosa Conversione, in altre parole, era iniziata in quel
determinato momento, non già sulla Via di Damasco. Quello, se mai è accaduto, è
stato soltanto un incentivo in più!
Antonio Aroldo
“La Leggendaria Nascita del Presepe”
Le
origini del Presepe si perdono in una leggenda
nata intorno alla Storia di San Francesco. Il nostro primo protagonista,
infatti, a un certo punto della sua vita, decise dirigersi in Palestina per far
convertire i mussulmani e per permettere ai pellegrini di visitare i Luoghi
Santi. Il sultano lo sfidò pure a camminare su i carboni ardenti per difendere la
Propria Fede. Il Santo accettò la sfida e stava quasi per prepararsi, ma il
Principe dell’Islam- vedendolo troppo sicuro di se, decise d’annullare il tutto
e di fare un Patto con il giovane monaco. Egli, difatti, non si convertì, ma
permise ai cristiani d’andare in quelle Terre. Quell’incontro, in altre parole,
risultò una Mezza Sconfitta. Francesco, quindi, tornò a casa tristissimo. I
Confratelli, dal canto loro, vedendolo così, decisero di fargli una Sorpresa:
riprodussero l’Antica Betlemme vicino casa loro. I nostri protagonisti, cioè,
fecero il primo Presepe Vivente della Storia. Francesco, all’improvviso, capì
che ognuno, a casa propria, poteva avere una ricostruzione della Prima Casa
della Sacra Famiglia. Egli, in altre parole, si vendette quest’Idea da per
tutto.
Antonio Aroldo
“La Nascita di un Martire”
La
nascita di Yeoshua Ben Joseph (Gesù di Nazareth), secondo la Leggenda, fu
salutata da molte persone. Fra di loro c’era anche una giovane donna senza
figli. La nostra protagonista femminile, ebbene volendo vedere il nascituro, s’accodò
alle altre altre donne, che avevano i figli in braccio, tenendo, lei stessa,
una pietra tra le proprie braccia avvolta in una coperta. Ella, quando fu il
proprio turno d’avvicinarsi alla mangiatoia, lo fece con molto imbarazzo e
quasi in lacrime. All’improvviso, però, accadde un Miracolo. La ragazza,
infatti, sentì piangere vicino al proprio petto. Il Sasso si era trasformato in
un bambino vero. La fanciulla pianse di felicità, mentre una voce dal cielo
tuonava: “Questo Figlio è Nato da una Pietra e grazie a una Pietra Morirà”. Stiamo
parlando, cioè, di Santo Stefano che mori lapidato durante una delle sue
prediche.
Antonio Aroldo
[1]
“Una Palla fatta di Stracci per la Vittoria
della Pace”
Gli
uomini che parteciparono alla tregua di Natale del 1914, improvvisarono fra di loro una partita di
calcio. Un incontro sportivo, quello, che, secondo i racconti ricostruiti,
attraverso le lettere dal fronte, si concluse per 3 a 2. La squadra vincente fu
quella tedesca; il risultato della competizione, però, non fu importante. Ciò che
fu davvero molto importante e che quelle 36 ore (un giorno ed una notte) furono
veramente magiche e lasciarono un profondo segno nella Storia Umana. Una cosa
bellissima, quindi, che i Generali non ebbero il Coraggio d’interrompere. Questa
è la Prova che lo Sport è una vera e propria alternativa alla Violenza e alla
Guerra, o almeno dovrebbe esserlo.
Antonio Aroldo
[1]
“Una Speranza di Pace per i
Combattenti”
I
Soldati della Prima Guerra Mondiale, la Sera della Vigilia del Natale 1914,
organizzarono, in maniera molto Spontanea, una tregua. La cosa accadde, sia fra le fila dei soldati
anglo-francesi, sia fra quelle tedesche. Un giovane soldato tedesco, infatti,
iniziò a cantare le canzoni natalizie ed in pochissimi minuti era fatta. Il canto,
cioè, contagiò tutti. I combattimenti smisero e ci fu una fraternizzazione generale
incredibile, un vero miracolo. La cosa, speriamo, accada anche quest’anno su ogni Campo di Battaglia del Mondo, e che
magari, duri fino all’inizio dell’Anno Nuovo.
Antonio Aroldo
“Le Peripezie di una Mamma per le
Colpe del Padre”
Fra
i congiurati dell’operazione Valchiria, come ho già detto
tante volte, c’era anche un certo Von-Hassell, ossia l’ambasciatore tedesco in
Italia. Egli aveva una bellissima figlia, che aveva sposato un Conte italiano,
e due nipoti molto piccoli. I bambini furono messi in un orfanotrofio della Germania
nazista. La ragazza, invece, si fece il giro di tutti i campi di concentramento
del territorio del Reich, prima di finire in quel dannato convoglio con
Von-Bonin e gli altri al confine del Brennero fra Austria ed i territori
italiani. La nostra protagonista, dicono gli studiosi, ebbe molta paura, quando
rischiò di essere fucilata dalle “SS”. Ella, nel contempo però, fu molto felice
quando poté rivedere la Sua Prole a casa delle madre e fare una passeggiata
tutti insieme come una volta.
Antonio Aroldo
[1]
“Una Sobria e Coraggiosa Ricorrenza
Festiva per Affrontare la Svastica”
L’Inghilterra,
nel 1940, ebbe un Natale molto Mesto e Sobrio.
Questo perché, a causa dei Bombardieri Nazisti, la Gente non poteva avere
Grandi Luci e Alberi in casa, o nei Palazzi e nei Parchi. Le Chiese, dal canto
loro, non potevano far Suonare le Campane, perché farle suonare voleva dire che
stava arrivando il Nemico. Una Triste Situazione, questa, che anche i Bambini
Capirono alla fine e l’accettarono di Buon Grado per tutto il Tempo della
Guerra. Questi Nostri Piccoli Protagonisti, infatti, iniziarono a sognare di
ricevere come Regalo le stesse Armi e le medesime Divise dei loro Padri e dei
loro Fratelli Maggiori per Combattere il Diavolo Nazista.
Antonio Aroldo
[1]
“Ottenebrare la Mente per Vincere”
I
Giapponesi non erano gli unici a Drogare i propri Uomini.I
Tedeschi di Hitler, infatti, utilizzavano il Pervitin che era prodotto nella
Francia Occupata. Gli Alleati, invece, impiegavano la Benzedrina. I Russi, viceversa,
avevano l’abitudine di usare la Famosa Vodka. Gli Italiani, bensì, adoperavano
del Vino Drogato ed ai Soldati era detto che era una Bevanda Alcolica Normale.
Una Consuetudine, quindi, molto diffusa un po’ da per tutto e usata, anche in
“Tempo di Pace”, in Situazioni Difficili per “Ragioni di Sicurezza”. Qualcuno,
insiste col dire, che fu praticata anche in Italia dal Ministro Mario Scelba (Caltagirone,
5 settembre 1901 – Roma, 29 ottobre 1991).
Antonio Aroldo
[1]
“Drogati per Vincere”
Le
Autorità
Giapponesi, tanto per esser chiari- durante la Seconda Guerra Mondiale,
dopavano i loro Soldati. La Dexedrina, adoperata nell’Attacco di Pearl
Harbor infatti, serviva a quello. La suddetta Sostanza, come tante altre, è,
infatti, uno Stimolante che agisce su una determinata zona del Cervello Umano.
Essa, in altre parole, aumenta le Prestazioni di chi la prende, ossia proprio
come accadde quel dannato 7 dicembre 1941. Questo determinato prodotto, però,
ha anche molti Effetti Collaterali come sul sistema vascolare e su quello
gastrointestinale. La cosa, però, non finisce qui. Le Allucinazioni e Psicosi non
sono escluse dalla Nostra Lista.
Antonio Aroldo