venerdì 13 aprile 2018


[1] “La Lunga Strada per la Carneficina”

[2] L’Armata della Virginia, nel giugno del 1863, attraversò il Fiume Potomac per dare inizio all’invasione del Nord. Essa era un Esercito di 70.000 Uomini. I Sudisti, in poche parole, si spinsero fino in Pennsylvania. [3]Il generale Meade, per chiarirci, non correva ciecamente nell’agguato di Lee. La sua abbondante e forte cavalleria lo teneva accuratamente informato circa le mosse sudiste. Egli sfruttava, in breve, il vantaggio di operare in territorio amico ed appariva perfettamente al corrente delle dislocazioni dei soldati nemici. Si può piuttosto affermare che egli andava accostandosi con cautela e fermezza al nemico, cercando di comprendere le intenzioni nemiche e di venire all’urto nelle condizioni più favorevoli. Il generale Lee, dal canto suo, pur avendo manovrato e disposto le sue divisioni con abilità veramente mirabile, era però assai più all’oscuro dei movimenti dei nordisti. Questa situazione continuò in tal modo fino al 28 giugno di quella torrida estate. Tutto ciò era dovuto all’assenza del generale Stuart. Costui, difatti, non era ancora riuscito a rimontare le Colonne dei Federali. I Soldati di Lee, però, ebbero un aiuto in aspettato di un informatore alle dipendenze del Generale Longstreet. Quest’individuo, per esser chiari, diede, a Lee, notizie fresche ed esatte  e a dirgli che Meade era a capo della Controparte. Una notizia, quest’ultima, che il Generale Sudista, giudicò molto preoccupante. I Sudisti, comunque sia, potettero organizzare un contro-attacco. All’alba del 29 giugno, gli ordini furono diramati a tutte le Divisioni. Tutto ciò fece sì che la pressione verso la linea del Susquehanna, fosse immediatamente interrotta; da York (II Corpo d’Annata Divisione Early), da Carlisle (II Corpo d’Annata Divisione Nord-Est ed E. Johnson), da Chambersburg (III Corpo d’Annata seguito dal I Corpo d’Annata). Quasi tutto l’esercito sudista, per farla breve, converse verso la zona di Gettysburg. Se il nemico, com’era probabile, diretto in quel determinato territorio, fosse rimasto si sarebbe trovato tra due Fuochi; se invece avesse tentato di gettarsi oltre le South Mountains per interrompere i collegamenti di Lee con la Virginia, il condottiero sudista avrebbe avuto Baltimora e Washington a portata di mano. La persistente assenza della cavalleria del generale Stuart imponeva la necessità di compiere un cammino senza fretta e con molta circospezione. Quei pochi soldati e cavalli disponibili sul quel terreno, inoltre, erano anch’essi fuori portata. Questo perché la Brigata Jenkins stava con il secondo corpo. La Brigata Imboden, invece, era lontano oltre l’ala sinistra; le Brigate Robertson e Jones assai indietro, a coprire le spalle e le vie di comunicazione. Entro il 30 giugno tutte le divisioni di Lee erano concentrate su un fronte di 50 chilometri immediatamente a nord di Gettysburg. Anche senza Stuart egli poteva disporre di 75000 uomini; quando le tre brigate di cavalleria tutt’ora assenti fossero giunte, ne avrebbe avuti a mano più di 80000. L’armata del Potomac, intanto, in quella stessa giornata, si stava avvicinando alla Zone delle Operazioni da Sud. La Divisione di Cavalleria del Generale Buford, per chiarirci, era già in città. Il I Corpo d’Armata Nordista (Generale Reynolds), invece, era a poco ore di marcia, seguito dal III (Generale Sickles), dal XI (Generale Howard), dal XII (Generale Slocum); più indietro, invece, c’erano il II (Generale Hancock), il V (Generale Sykes) e il VI (Generale Sedgwick). Questo Grande Esercito, infine, aveva le “Spalle Coperte” sul lato destro dalla Divisione di Cavalleria del Generale D. M. Gregg. La Divisione di Cavalleria del Generale Kilpatrick, invece, controllava Stuart con cui, nel pomeriggio, ebbe uno scontro a fuoco. Il Generale Meade, inclusa tutta la Forza a Cavallo, aveva a sua disposizione 95.000 uomini. La Superiorità Numerica, nei confronti di Lee, era, dunque, modesta. L’Armata della Virginia del Nord, infatti, era, a differenza di quella Unionista, molto compatta ed omogena. Essa, difatti, era composta da uomini sicuri di se stessi e della Vittoria Finale. L’Armata Nordista del Potomac, invece, era psicologicamente a terra, ancora in crisi per le molte batoste ricevute. Essa, inoltre, era guidata da un uomo che, pur essendo universalmente stimato, non aveva ancora dato la misura delle proprie possibilità al comando di una poderosa macchina militare. Tutto ci fa concludere che il vero vantaggio, forse, era da parte dei Confederati. La Cittadina di Gettysburg, verso cui le due armate stavano andando si trova in un tranquillo angolo della Pennsylvania chiuso all’orizzonte, in direzione ovest, dalla lunga catena delle South Mountains.  

Antonio Aroldo

   


 

 



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[2] https://www.youtube.com/watch?v=PSgGjiBqs5Q
[3] Storia della Guerra Civile Americana di Raimondo Luraghi: Giulio Einaudi- pagina 80

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