lunedì 13 giugno 2016

“Le Presunte Ceneri del Demonio Tedesco”

[1] “Le Presunte Ceneri del Demonio Tedesco”
[2]La squadra da ricognizione, nella quale era la Rjevskaya, trovò, nella stanza dell’Ufficio del Führer, un divano con sopra dei fiori bianchi. Il corpo del “Grande Dittatore”, come prescrivevano i suoi stessi ordini, era stato bruciato e assieme a lui erano stati carbonizzati, ridotti in cenere tutti i corpi dei suoi più stretti collaboratori. Tra di loro, infatti, c’erano anche i cadaveri di Joseph Goebbels e di sua moglie Magda, oltre a quello di Eva Braun. Hitler, in altre parole, voleva che la sua leggenda sopravvivesse a quella terribile giornata. Una certa storiografia revisionista, difatti, afferma che il Supremo Capo del Nazismo, in realtà, non sia morto a Berlino nel 1945, ma in America[3] del Sud in Argentina negli anni cinquanta.
Antonio Aroldo
   


   


[1] Tutti i Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] https://www.youtube.com/watch?v=YYXOitKkdJs
[3] http://www.libertaepersona.org/wordpress/2014/03/hitler-scappo-in-argentina/

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