mercoledì 20 gennaio 2016

“La Pratica del Gisei: Un Esempio per Noi”


[1] “La Pratica del [2]Gisei: Un Esempio per Noi”

 Il sacrificio per i giapponesi, come sicuramente già saprete da qualche film ambientato in quella splendida nazione, è stato sempre qualcosa di molto importante: lo è stato per il monaco Shaolin [3]Benkei che si sacrificò a causa della solerte stupidità di una neo-guardia doganale, che si ricordò di avere la facoltà di controllare personalmente la missiva degli Shaolin, soltanto dopo che il gruppo del nostro eroe era passato. Già, Sacrificarsi per gli altri o per qualcosa in cui si crede fermamente, è stato sempre una caratteristica congenita per la gente del Sol-Levante. Un’altra prova di ciò ci può essere fornito da quello che accadde a metà agosto del 45; quando, cioè, l’imperatore stava per promulgare [4]l’armistizio firmato con gli alleati, e un gruppo di guardie imperiali organizzò, nel tentativo di far continuare la Guerra, un golpe. Lo spirito di abnegazione, però, è conosciuto anche dalle nostre madri e dai nostri padri che, mentre i [5]“Furbetti del Cartellino”, si divertono loro lavoro duramente per portare il “Pane in Tavola”.

Antonio Aroldo

   


 

 



[1] Tutti i Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] https://it.glosbe.com/it/ja/sacrificio
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Sait%C5%8D_Musashib%C5%8D_Benkei
[4] http://www.ilpost.it/2015/08/15/resa-giappone/
[5] http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2016/01/20/AS7axbFB-furbetti_licenziamenti_cartellino.shtml

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