mercoledì 10 giugno 2015

Liberi, Felici e Pidocchiosi


[1] “Liberi, Felici e Pidocchiosi”

[2]Il popolo Napoletano, quando le truppe anglo-americane entrarono in città, era pressoché distrutto, stremato dai combattimenti con i tedeschi. I bombardamenti e poi gli scontri hanno fatto “Saltare” tutti i “Pubblici Servizi”: il Gas, l’Energia Elettrica, l’approvvigionamento Idrico e per ultimo, ma non meno importante il Sistema Fognario. Tutto ciò, ovviamente, portò a un’Immensa sporcizia che rischio di sviluppare un’epidemia di “Tifo Petecchiale”; ma cos’è il Tifo Petecchiale? Esso, miei cari amici, è un’infezione [3]causata da un batterio della famiglia delle Rickettsie, Rickettsia prowazeki, trasmessa da un pidocchio. Dopo un’incubazione di 4-10 giorni, compare tutta una serie di sintomi molto specifici, ossia: febbre, mialgie, dolori articolari, petecchie diffuse (che si manifestano dal quarto al settimo giorno dall’esordio della malattia); la febbre continua, elevata, per 8-10 giorni. Si possono osservare complicanze neurologiche, ematologiche e cardiovascolari. La diagnosi si compie con il metodo dell’immunofluorescenza. La cura è a base di tetracicline o chinolonici. Questa patologia, in altre parole, è una diretta conseguenza di uno scarsissimo uso delle norme igienico-sanitarie. Ah (!), se potessimo ricordarci ciò che accadde ai nostri padri in quel periodo, il mondo sarebbe migliore.

Antonio Aroldo

   


 

 

 



[1] Tutti i Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] “La Nostra Guerra”: Le Quattro Giornate di Napoli: un Film di Aldo Zappalà
[3] http://www.treccani.it/enciclopedia/tifo-petecchiale_(Dizionario-di-Medicina)/

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