giovedì 23 aprile 2015

La Cicogna Guerriera


[1] “La Cicogna Guerriera”

 

 [2]I primi aerei, che bombardarono Napoli nel novembre 1940, erano inglesi. Essi, però così come raccontano anche i testimoni, almeno all’inizio non colpivano i centri abitati, ma soltanto la zona del porto, le industrie e le raffinerie. Gli obiettivi da colpire erano scelti tramite un piccolissimo aereo-spia, che la gente del luogo aveva imparato a chiamare in maniera molto simpatica “La Cicogna”, perché aveva un motore leggerissimo, che ogni giorno, svolazzando sulla città, fotografava tutti gli obiettivi prescelti: quelli già distrutti e quelli ancora d’attaccare. Esso, cioè, non portava “Liete Novelle” alle famiglie, ma soltanto tre cose: Morte, Distruzione e la Promessa di un Futuro di Libertà.

Antonio Aroldo

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[1] Tutti i Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[2] “La Nostra Guerra”: Le Quattro Giornate di Napoli: un Film di Aldo Zappalà

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